"Fu cinque anni fa una scelta coraggiosa - ha aggiunto Sirati nella lettera - quella di sperimentare per la prima volta una manifestazione che avesse come cuore pulsante quello della convegnistica su un tema, il Medioevo, spesso considerato marginale e di difficile lettura. L'idea dell'associazione Festival del Medieovo è stata fatta nostra a cominciare dal Prof. Augusto Ancillotti, poiché fermamente convinti che Gubbio fosse il contesto ideale in termini culturali ed architettonici per fornire le ali ad un format ambizioso. Eravamo persuasi che l'investimento più significativo per lo sviluppo economico e turistico eugubino dovesse passare per un prodotto forte ed incisivo che prima di tutto andasse a scolpire Gubbio nell'immaginario comune quale la più bella città medievale. La bellezza della nostra città oggi non è dunque solo tangibile da qualche immagine del centro storico ma è percepibile nella sfera culturale mondiale quale riferimento consolidato del sapere storico, del fare manuale e della ricerca. Il lento percorso dalla prima edizione del Festival ad oggi mi permette di leggere con soddisfazione quanto sia stata strategica la scelta di investire risorse in questa direzione, per quanto sembrasse azzardato puntare sull'immateriale. E' altresì oggi tangibile quanto operazioni come la mostra Gubbio al tempo di Giotto ed il Festival del Medioevo abbiano dato un respiro nuovo a Gubbio ed alla sua economia che può e deve contare su una risorsa prima e rarissima di cui è necessario essere consapevoli: la cultura declinata in millenni con caratteri eccezionali e con un ruolo da protagonista. Dunque, che La volontà dell'Amministrazione "e' ferma nel proseguire il percorso tracciato lo dimostra la straordinarietà dell'investimento diretto nel format "Festival" impegnando euro 50.000 verso l'associazione Festival del Medioevo, euro 28.000 per le spese di animazione, eventi collaterali, sicurezza e gestione della struttura senza tralasciare lo straordinario apporto del personale pari ad euro 10.500 e la collaborazione con il Gal Alta Umbria che ha riversato euro 20.000. E' necessario parlare di numeri per capire come il Comune di Gubbio non sia un semplice sostenitore della manifestazione ma un decisivo protagonista e il coraggio della scelta va misurato a fronte delle sempre più marcate difficoltà finanziarie che connotano la vita dei Comuni in questi ultimi anni. Vorrei però chiudere con un appello esteso al mondo produttivo del nostro territorio che auspico possa ritenere essenziale compartecipare alle spese per un evento che come detto va al di là degli ottimi risultati in termini ricettivi e che può permetterci di consolidare l'immagine di Gubbio a livello internazionale. Un grazie infine a tutti: all'abilità dell'artigiano che spiegava la sua arte a colpi di martello, ai ragazzi dell'alternanza lavoro, al figurante che ha sfilato, alla bandiera tirata in aria con maestria, alla freccia scoccata dalla balestra e a tutti coloro che dall'inizio hanno creduto in Gubbio come la più bella città medievale". fonte com abstract