l tesoriere dell'Ordine, Nicola Marini, ha completato l'analisi dell' ''argomento-quote'' annunciando che ancora una volta all'Ordine nazionale dovranno essere assegnati soltanto 50 euro da prelevare dal plenum delle singole quote riscosse dagli Ordini regionali. I quali, comunque, pur elasticamente autonomi, non potranno imporre agli iscritti quote superiori ai 150 euro. E' opportuno rammentare che con i propri danari il Nazionale distribuisce fra le regioni 250 mila euro all'anno, destinati a finanziare i Corsi della Formazione professionale. Tre milioni spalmati in 6 anni. I Presidenti e i vice presidenti, riuniti in Consulta, al termine di approfondite analisi, hanno votato la soluzione che – ribadiscono loro stessi – deve porre fine a ''difformità antipatiche e nocive''. Dal 2020 ognuno di loro attuerà al meglio la nuova disposizione. Magari pensando anche, in termini più allargati e solidali, ai disagi di quei colleghi che faticano ad affrontare la quota annuale. Esigenza, questa, oggettivamente avvertita in tutta la penisola, nel contesto delle notevoli precarietà che patisce il giornalismo italiano. Se ne è parlato, manifestando molteplici propositi di intervento. Un cenno all'eventualità di allestire opportuni soccorsi - conclude la nota di Ricci - è venuto anche dall'umbro Roberto Conticelli: '' Ci sono cronisti che lavorano per 3 euro a pezzo. Anche per andare oltre i limiti che deriveranno dal non opportuno dimezzamento delle quote degli anziani io, in segno di solidarietà per chi stenta ad affrontare il rinnovo dell'iscrizione, proporrò ai membri della Giunta ordinistica umbra di pagare il doppio della quota stabilita''. Una simile, lodevole ipotesi fa piacere perché in concreto può sommarsi ad altri apprezzabili intenti: so, infatti, che pure alcuni consiglieri nazionali - ha concluso Ricci - verseranno cifre più significative rispetto alle quote loro richieste dai vari Ordini regionali. Il Cnog, d'altro canto, è tradizionalmente legato ad operazioni solidaristiche: ogni volta che ci sono state gravi emergenze, sociali o individuali, molti consiglieri hanno partecipato garantendo perfino 300 o 400 euro a testa. fonte com