Anche negli ultimi due incontri di dicembre i "futuri campanari" si sono esercitati intorno a un tavolo con delle campanelle di diverse caratteristiche e dimensioni che riproducono l'intonazione delle campane. Imparare ad eseguire le suonate tradizionali e comporne di nuove – e' detto in una nota -, trovare un feeling ritmico e musicale, condividere un'antica e importante arte popolare da consegnare ai posteri, sono tra gli obiettivi di questo originale laboratorio che vuole far rivivere un'arte ormai desueta. Dalla seconda metà del '900, infatti, l'elettrificazione e l'inagibilità post terremoto - che ha causato gravi danni strutturali alle torri campanarie - hanno impedito il passaggio delle abilità esecutive manuali tra le vecchie e le nuove generazioni. Con Campanili Vivi, grazie alla Fondazione Perugia Musica Classica onlus, la voce delle campane torna così ad essere la voce di comunità. In Valnerina l'arte campanaria è stata recuperata anche grazie a un attento e costante lavoro svolto da Gianluca Saveri e dal gruppo Campanari di Arrone: negli ultimi 15 anni sono stati recuperati e codificati molti stili esecutivi appartenenti alle antiche tradizioni dei campanili di ogni paese, ed è stato fondato il CeSCaV - Centro Studi campane Valnerina, diretto da Antonio Batinti, linguista ed esperto in dialettologia presso l'Università per Stranieri di Perugia e presieduto dal Luigi Maria Lombardi Satriani, docente universitario e antropologo di indiscussa fama internazionale. fonte com