(CIS) - Roma feb. - Il Coronavirus e' arrivato in Italia ed ha fatto la prima vittima; su Televideo Rai la notizia della morte di un paziente 78enne nel Padovano che aveva pero' algtre patologie. Questo il testo della notizia su Televideo, "Un uomo di 78 anni positivo al Coronavirus è morto all'ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova. E' la prima vittima in Italia del nuovo virus cinese CoVid19, conosciuto come 'Coronavirus': era uno dei due contagiati veneti ricoverati perché risultati positivi. I due contagiati erano entrambi residenti a Vo' Euganeo. L'uomo deceduto era in terapia intensiva già da una decina di giorni per precedenti patologie. Era un muratore in pensione. "Non c'è stato neppure il tempo per poterlo trasferire", ha detto il governatore Luca Zaia. Sempre su Televideo Rai, a pagina 112, si legge che "E' la Lombardia il primo focolaio autoctono di coronavirus in Italia. 15 i casi positivi registrati. Un 38enne e' ricoverato all'ospedale di Codogno, infettata anche la moglie incinta di 8 mesi, traasportata all'ospedlae Sacco di Milano. Il terzo caso riguarda un compagno di calcetto del 38enne. Altre tre anziani sonorisultati positivi ad un primo teste, frequentando uno stesso bar. Positivi anche cinque operatori sanitari del nosocomio di Codogno e 3 pazienti. Positivi al p rimo test 2 veneti. A Codogno c'e' quindi l'epicentro del focolaio, tanto che sono st ati isolati 10 comuni del Lodigiano, con provvedimenti di chiusura di scuole, bar e ristoranti. La protezione civile, e' pronta all'allestimento di due siti di quarantena. Stasera, di ritorno da Bruxelles, il premier Conte ha partecipato ad una riunione con il capo della protezione civile Borrelli, il Ministro della salute Speranza. Il sistema sanitario italiano era gia' allertato e pronto ad ogni evenienza, trattandosi - ha detto il ministro - di agenti virali facilmente trasmissibili. Sul sito del Ministero della Salute, tutti gli accorgimenti necessari (primo tra tutti lavarsi bene le mani e a lungo) e ai sintomi influenzali persistenti, contattare il numero unico di emergenza 112.