City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 02 Aprile 2020 16:59

Coronavirus: test rapidi per rilevare positivita' Covid-19: Segreteria UBS contro il privato

(CIS) _ Perugia apr. - Occorre un controllo pubblico; no al privato che usa solo il criterio del profitto. Si apre cosi' una nota dell'Unione sindacale di base (USB) a firma di Emanuele Salvati (segreteria regionale) in risposta ad un articolo apparso su siti internet e su quotidiani umbri, circa la possibilita' dia parte di un istituto di analisi e visite specialistiche privato umbro, di effettuare un test-rapido a pagamento, per rilevare la positivita' al Covid-19, al costo di 70 euro a prestazione, organizzate nella massima sicurezza e con ingressi separati. In data odierna la Federazione Regionale USB ha trasmesso una PEC urgente alla Presidente della Regione, Donatella Tesei, all'Assessore competente Luca Coletto ed al Ministro della Sanità Roberto Speranza perché diverse redazioni locali online e su carta stampata, avevano dato notizia di laboratori privati che vantando "l'accreditamento e la convenzione" con la Regione dell'Umbria potevano effettuare dai prossimi giorni, "un test rapido" a pagamento per rilevare la positività al COVID-19 al costo di 70 Euro a prestazione. La nota trasmessa è stata inviata per opportuna conoscenza anche ai Prefetti di Perugia e Terni. L'esame/teste rapido, avverrebbe "in modo molto semplice: si chiama, si risponde ad un questionario sulla condizione fisica e si prende appuntamento con la struttura. "Solo 5 minuti per il test immunologico che rivela se ci sono o meno anticorpi nel sangue". Sempre dalla stampa – continua la nota USB – "abbiamo anche appreso che il test non è stato riconosciuto dal Ministero della Salute come strumento diagnostico". Peraltro in Italia gia' importanti ospedali stanno "sperimentando" anche questa strada (esame del sangue) per cercare di arrivare prima possibile ad una soluzione per il Coronavirus di cui al momento non c'e ne' cura, ne' alcun vaccino. Inoltre da dire – che l'azione dei lavoratori privati e' "simultanea all'avvio da parte della Regione di una sperimentazione sulla stessa tipologia di test, sperimentazione che, ovviamente, prevede una cabina di regia pubblica certificata ed istituzionale". Con la PEC, la Federazione ha chiesto quindi un intervento immediato da parte della Regione attraverso gli strumenti in possesso, per la sospensione immediata dell'attività di test diagnostico del COVID-19 nei laboratori privati, siano essi accreditati e convenzionati che non. Abstract fonte com


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