City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 07 Aprile 2020 12:01

Coronavirus/Umbria: Regione sigla accordo per trovare ospitalità medici e personale a rischio contagio

(CIS) – Perugia apr. - – Trovare un alloggio alternativo per il personale sanitario che non dispone nella propria abitazione di spazi utili per poter stare isolato tra un turno e l'altro, in modo da non esporre al contagio anche i propri familiari. E' con questo obiettivo che la Regione dell'Umbria, ha siglato un accordo con i promotori del progetto "TROVA ALLOGGIO SANITARI COVID 19 UMBRIA", che su iniziativa dell'avvocato Alessandra Fagotti, in modo gratuito, hanno creato una pagina FacebooK finalizzata a trovare alloggi da mettere a disposizione del personale esposto a rischio. "In questa fase emergenziale – ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, coem in una nota  - è emersa la necessità di trovare alloggi alternativi temporanei per medici, infermieri e tutto il personale sanitario, nonché per le forze dell'ordine e per il personale della protezione civile regionale e comunque per tutti i soggetti che svolgono un'attività con alta possibilità di contrarre il virus. In particolare la problematica che si vuole risolvere è di garantire uno spazio al personale più esposto e che ha un'alta possibilità di portare il virus all'interno dell'ambiente familiare". Alla luce del fatto che era stata attivata un'iniziativa che, gratuitamente, rispondeva a queste necessità, la Regione ha deciso di siglare un accordo con i titolari della Pagina Facebook "Trova alloggio sanitari Covid 19 Umbria" ideata, gestita e curata da un gruppo di professionisti che si sono adoperati per far conoscere le offerte provenienti dai privati e dai gestori di strutture ricettive per la messa a disposizione a titolo gratuito di alloggi, a tutto il personale che svolge attività a rischio di contagio. "Questa iniziativa di grande sensibilità – ha concluso l'assessore Coletto - rappresenta la grande forza che, in questo momento di emergenza, viene dalla società civile ed è un esempio di come, in alcuni momenti e con le giuste valutazioni, la collaborazione tra pubblico e privati cittadini che volontariamente e gratuitamente mettono a disposizione le loro idee e energie, possa fornire buone soluzioni e a costo zero". Fonte com


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