In vista della prossima stagione invernale, poi, l'obbligo della vaccinazione antinfluenzale - almeno per certe categorie - aiuterebbe. "Si dovrebbero immunizzare i 'gruppi' fragili, come le persone da una certa eta' in poi, o affette da malattie genetiche - ha detto Lenzi - Penso pero' anche ai bambini. E magari anche chi lavora in situazione di comunita'. Lo svantaggio per il vaccino influenzale, oltretutto, e' pari a zero. Anche l'antipolmonite per gli anziani e' da privilegiare. Se poi lo Stato rende queste vaccinazioni obbligatorie, noi non possiamo che essere contenti". Ma bisogna prepararsi a convivere in futuro con le emergenze sanitarie? "Noi fino a 4 o 5 mesi fa eravamo concentrati sulla medicina personalizzata e di precisione da un lato, e sulle malattie non trasmissibili - ha risposto Lenzi - Oggi siamo tornati con questo virus a concentrarci sulle patologie trasmissibili. Premesso che le grandi pandemie per fortuna capitano ogni 100 anni come nel caso della spagnola - perche' la Sars e l'H1N1 non si sono diffuse molto per fortuna - io credo che non possiamo piu' dimenticarci che la sanita', la salute e la ricerca scientifica sono asset fondamentali. Se manca la salute, come questa lezione ci ha insegnato, il down e' totale anche sul piano economico, e puo' arrivare in pochi mesi. E' evidente che in futuro bisognera' essere preparati, anche se ovviamente credo che non capitera' a breve un'altra epidemia di questo genere. Come Comitato- ha concluso Lenzi- pensiamo di promuovere campagne vaccinali a tappeto e crediamo che la medicina non debba essere solo della persona ma dell'intera comunita'". Abstract fonte com DA AGENZIA DIRE