Domenica 17 Maggio 2020 18:36

Comunita' diocesana perugino-pievese ricordera' Papa Wojtila. Nell'omelia: «Lo Spirito Santo è l'energia che rigenera la nostra vita e il mondo»

(CIS) – Perugia mag. - Anche la comunità diocesana perugino-pievese ricorderà Papa Wojtyla con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti, lunedì 18 maggio (ore 18), nella cattedrale di San Lorenzo. La tentazione di vivere senza Dio. Nell'omelia domenicale, commentando la Parola di Dio, il presule si è raccomandato ai fedeli (in ascolto attraverso i media) di non farsi tentare dal vivere senza Dio. «Nella vita – ha detto Bassetti – c'è un'esperienza ancora più tragica di quella di essere orfani: è quella di vivere da orfani senza esserlo. Mi direte: ma come è possibile? Eppure, tutti siamo esposti a questa tentazione: vivere senza Dio, non incrociare mai il suo sguardo, ignorare la sua mano tesa, trascurare la sua parola, volendo così costruire la propria torre di Babele, e credere che vivere da orfani sia felice». "Nelle parole di Gesù, abbiamo la proposta di un magnifico progetto di vita: "se mi amate, osserverete i miei comandamenti - che sono i comandamenti dell'amore - ed io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito, un difensore, un consolatore, perché rimanga con voi per sempre: lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce"». «"Se mi amate". Nelle parole di Gesù abbiamo la delicatezza di una proposta, non un imperativo categorico, non una costrizione, ma l'invito libero e liberante di un Dio che ama, che ti dona gioia, ti nutre, ti consola, e che ti comunica la sua pienezza d'amore: il dono dello Spirito Santo. Fratelli che mi ascoltate, io vi assicuro che sarete davvero beati se coglierete questo invito alla libertà e accoglierete il Paraclito, lo Spirito che vi difende dalle insidie del male e del demonio, e vi dona la libertà vera di figli di Dio». segue

 

Avviandosi alla conclusione il cardinale ha ricordato ai fedeli che «è lo Spirito Santo che ci rende in pienezza fratelli di Gesù, perché figli dello stesso Padre. È lo Spirito Santo che attesta nel nostro cuore che siamo figli di Dio. È lo Spirito Santo che ci rende tempio e dimora di Dio. Se riconoscessimo questa nostra grandezza e dignità, come cambierebbe la nostra vita! Da quante meschinità, egoismi, ripiegamenti su noi stessi, ci sentiremmo immediatamente liberati. Come sapremmo sempre riconoscere la nostra dignità di figli di Dio e riconoscerla nei fratelli! Quanti medici, infermieri - ho avuto testimonianze dirette - in questo tempo di pandemia, si sono chinati sul morente, tracciando un segno di croce! Un medico ha detto "io ho dato l'estrema unzione": sì, tu hai compiuto l'atto di amore più grande che si potesse esprimere, perché hai riconosciuto in colui che moriva la dignità di una persona umana, di un fratello, di un figlio di Dio!». E il cardinale Bassetti ha accostato questo «atto di amore più grande» alla «fiammella di amore, che lo Spirito Santo depone nel cuore di ciascuno di noi, è la forza interiore che ci sostiene nel cammino della vita e ci fa crescere ad immagine del Signore Gesù. È l'energia, fratelli, che rigenera la nostra vita e il mondo». Il testo integrale dell'omelia è pubblicato sul sito: www.diocesi.perugia.it . Com. stampa a cura di Riccardo Liguori

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