Non possiamo permettere che chi è sopravvissuto al Coronavirus rimanga schiacciato dalla crisi economica. I piccoli e medi imprenditori sono l'asse portante della nostra economia e anche autonomi e professionisti non possono ottemperare alla crisi solo col sussidio di 600 euro. La metà delle attività umbre rischia di non farcela. Il problema di questa estate non sarà il distanziamento sociale ma il riuscire a fare almeno qualche giorno di vacanza. Il provvedimento è sul cosiddetto modello tedesco, prevede risorse a fondo perduto, necessari quanto mai visto il calo dei consumi e del Pil. Ricordo che la presidente Tesei disse che sarebbero necessario un miliardo di euro per fronteggiare la crisi e i numeri che stiamo incontrando lo confermano: il turismo è oggi più che dimezzato con 2 milioni di presenze perdute fra maggio e giugno, sono 90 i milioni di euro che mancano. Bisogna quindi necessariamente implementare il fondo prestiti 'ReStart', compatibilmente con il nostro bilancio". Vari gli interventi. Stefano PASTORELLI (Lega): "É un tema importante, vista la criticità che stanno attraversando tanti imprenditori, tante partite Iva, quindi questo impegno per la Giunta è la cosa giusta da fare. ReStart prevede in quota parte un contributo a fondo perduto e questa è la boccata d'ossigeno che in tanti stanno aspettando. Alla luce di quanto considerato, annuncio il voto favorevole della Lega". Eleonora PACE (FDI): "Ho sottoscritto fin da subito questo atto e ho ricevuto numerose attestazioni di piccole e medie imprese che si sentono dimenticate e si aspettano provvedimenti mirati. Centinaia di imprenditori che sono in fila agli sportelli delle banche cercando di compilare i tanti documenti necessari. In 15 giorni sono arrivate 1.670 domande, segno che il provvedimento ha colpito nel segno e interessa il tessuto economico sociale. Altrettanto impressionanti i numeri delle partite Iva che hanno chiesto aiuti economici. Questo provvedimento, con una parte a fondo perduto, è frutto del lavoro dell'assessore Fioroni. Qualsiasi ulteriore disponibilità si riesca a trovare sarà un segnale forte. Si tratta di una misura seria, credibile, circostanziata". Per Andrea FORA (Patto civico), "la mozione parte da un'esigenza riscontrabile rispetto ai dati che sono sotto gli occhi di tutti. Annuncio il voto favorevole ma raccomando di rivedere i parametri di accesso a questa misura, coinvolgendo anche piccole e medie aziende il cui fatturato non è misurabile, e mi riferisco in particolare a quelle nate nel 2019". Michele FIORONI (assessore regionale): "L'approccio della Giunta è su un duplice binario: garantire la tenuta del tessuto economico dopo la crisi causata dall'epidemia e dalle sue conseguenze e cercare di accompagnare queste misure con strumenti di politica economica. Un atto che prevede un finanziamento che può convertirsi in contributo a fondo perduto. Si rivolge a imprese che dovranno migliorare la sicurezza con i dispositivi di protezione individuale, con la sanificazione, ma è anche centrato sul tema importante degli investimenti nel digitale. Ricordo che la Regione Umbria al massimo fino ad oggi aveva impegnato 700mila euro, questo provvedimento è di quasi tre volte superiore. Alcune aziende rimarranno escluse, quindi condivido una rimodulazione come previsto dall'oggetto del precedente atto, per un rifinanziamento quanto più veloce possibile. Entro giugno ci saranno sia le graduatorie che l'erogazione dei primi contributi. È richiesta l'iscrizione sul Registro nazionale aiuti di stato, come vuole l'Unione europea. Anche le prossime iniziative saranno innovative, basate su reshoring, industria 4.0, rafforzamento delle filiere, patrimonializzazioni: sono tutte azioni individuate anche nei provvedimenti che sta adottando il Governo. L'impresa poco ha ottenuto nel Decreto rilancio, perciò abbiamo anticipato quanto dovrà fare anche il Governo in materia di fondo perduto a favore dei soggetti più deboli, altrimenti aumenterà la distanza fra piccola impresa e partite Iva con le imprese più grandi e strutturate, che hanno strumenti finanziari che le rendono più capaci di sopportare folate negative congiunturali anche forti. Agiremo in tempi brevissimi. Non riusciremo a rispondere alle esigenze di tutti, ma sarà una misura significativa. Sottolineo che non è una misura di garanzia ma credito diretto, soldi che vanno direttamente alle imprese, soldi veri, non legati a moltiplicatori da attivare. Chiarisco che si tratta anche di misura ampiamente concertata con le parti sociali, in via telematica. Altre Regioni avevano già impegnato fondi sul sistema delle garanzie ma qui siamo in una logica diversa, soldi subito alle imprese, restart, capitale di equity e investimenti digitali, elemento fondamentale per la tenuta del sistema non solo umbro". Grande soddisfazione" da parte del presidente dell'Assemblea legislativa umbra, Marco Squarta, per l'approvazione della mozione da egli stesso presentata riguardante l'integrazione del fondo 'Re Start' per garantire maggior sostegno alle imprese dell'Umbria colpite dall'emergenza Covid. "La mia proposta – dichiara Squarta - è stata accolta all'unanimità dall'Aula. Quella adottata dalla Regione Umbria, grazie all'intuizione dell'assessore Michele Fioroni, è un'iniziativa concreta per aiutare le micro e piccole imprese danneggiate dalla crisi. Sono migliaia le domande arrivate finora a Gepafin; mediante l'integrazione del fondo prestiti verranno soddisfatte le esigenze di un numero maggiore di imprenditori, colonne portanti della nostra economia". Da registrare oggi che le minoranze sono uscite dall'aula. "Avendo preso atto, nostro malgrado, che la Giunta Tesei, insieme alle forze di centro-destra, si ostina a violare le normali regole della democrazia e le leggi sulla trasparenza, ignorando da mesi le nostre istanze ed ogni richiesta di chiarezza sugli atti, nonché al rispetto dei diritti e delle prerogative delle opposizioni, nella seduta di oggi siamo stati costretti a compiere un gesto fortemente simbolico come quello di abbandonare l'Aula". Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali di opposizione Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi, (Partito democratico), Thomas De Luca (M5S) e Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto) spiegando che "quando in dubbio ci sono valori come la legalità e la trasparenza non ci resta che stigmatizzare con forza e determinazione quei comportamenti che ledono fortemente la dignità di quest'Aula".