City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 19 Giugno 2020 08:24

Mattarella a Magistratura: impegno per recuperare fiducia cittadini. Discorso presente CSM, a Cerimonia commemorativa

(CIS) – Roma giu. – Dal Quirinale - Si è svolta al Quirinale, con la partecipazione dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura e del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, la cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell' uccisione dei magistrati Mario Amato, Gaetano Costa, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, e del trentennale dell' omicidio di Rosario Livatino. Dopo la proiezione di un video, in ricordo dei sei magistrati uccisi, sono intervenuti il Vice Presidente del CSM, David Ermini, il Presidente della Scuola Superiore della Magistratura, Giorgio Lattanzi e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. La Cerimonia si è conclusa con l'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato nel suo discorso ha richiamato la Magistratura ad impegnarsi a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca. In amaro contrasto con l'alto livello morale delle figure che oggi ricordiamo. La documentazione raccolta dalla Procura della Repubblica di Perugia - la cui rilevanza va valutata nelle sedi proprie previste dalla legge - sembra presentare l'immagine di una Magistratura china su se stessa, preoccupata di costruire consensi a uso interno, finalizzati all'attribuzione di incarichi. Questo fenomeno - ha aggiunto Mattarella in questa parte del suo intervento - si era disvelato nel momento in cui il CSM è stato chiamato, un anno addietro, ad affrontare quanto già allora emerso. Quel che è apparso ulteriormente fornisce la percezione della vastità del fenomeno allora denunziato; e fa intravedere un'ampia diffusione della grave distorsione sviluppatasi intorno ai criteri e alle decisioni di vari adempimenti nel governo autonomo della Magistratura. Sono certo che queste logiche non appartengono alla Magistratura nel suo insieme, che rappresenta un Ordine impegnato nella quotidiana elaborazione della risposta di giustizia rispetto a una domanda che diventa sempre più pressante e complessa. segue

 

Desidero sottolineare, anche in questa circostanza, che a portare allo scoperto le vicende, che provocano così grave sconcerto nella pubblica opinione, è stata un'azione della Magistratura, che ha svolto la propria funzione - ha sottolineato ancora Mattarella - senza esitazioni o remore di alcun tipo. La stragrande maggioranza dei magistrati è estranea alla "modestia etica" – di cui è stato scritto nei giorni scorsi - emersa da conversazioni pubblicate su alcuni giornali e oggetto di ampio dibattito nella pubblica opinione. E, anche per questo, non si può ignorare il rischio che alcuni attacchi alla Magistratura nella sua interezza siano, in realtà, strumentalmente svolti a porne in discussione l'irrinunciabile indipendenza. ndipendenza che ho, per dovere costituzionale a me affidato, il compito di tutelare con determinazione. Non può essere, però, in alcun modo, sottovalutato che queste vicende hanno gravemente minato il prestigio e l'autorevolezza dell'intero Ordine Giudiziario, la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono - ripeto - indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica. Anche in questa occasione va ricordato che l'indipendenza e la totale autonomia dell'Ordine Giudiziario sono affermati nelle norme della Costituzione ma trovano il loro presidio nella coscienza dei nostri concittadini; e questo presidio, oggi, appare fortemente indebolito. Rinvigorirlo spetta soprattutto ai magistrati, a ciascuno di essi, sul piano sia dell'impegno professionale sia dei comportamenti personali. La limpidezza del modo di agire anche nella vita associativa, e la credibilità in tutte le decisioni che riguardano il Consiglio Superiore - dalle nomine agli avanzamenti, ai provvedimenti disciplinari e, prima ancora, alle candidature al Consiglio – costituiscono per i cittadini un metro di valutazione della trasparenza e della credibilità anche delle decisioni assunte dalla Magistratura nel rendere giustizia. Tornano con grande forza le parole - che poc'anzi il Vice Presidente Ermini ha ricordato – di Rosario Livatino: la limpidezza è un elemento essenziale per la vita dell'ordine giudiziario. abstract font ecom

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