Università e imprese, dunque - sottolinea una nota - si uniscono per fondare un centro di competenza e ricerca. Nessun paese va avanti senza competenze. La competenza non si improvvisa, ma si regge su due gambe: la formazione pubblica – il diritto allo studio accessibile a tutti i meritevoli come detta la Costituzione della Repubblica italiana – e il settore privato, che offre laboratori reali di competenza e ricerca, legati a clienti in tutto il mondo. Propria dell'Università è la produzione di conoscenze specialistiche e diffuse, teoriche e pratiche, applicative e operative. È "terza missione" il nome che l'Università dà alla capacità operativa di mettere a disposizione del territorio le conoscenze scientifiche che riesce a sviluppare grazie alle sue due altre missioni: la didattica e la ricerca scientifica. L'impresa Loccioni, a metà strada tra Ancona e Perugia, costituisce l'atteso laboratorio con un team di persone a disposizione. È un campo sperimentale in cui le Università si attivano per lo sviluppo sia internazionale sia locale. Loccioni intende fungere da apripista per il coinvolgimento di altre imprese del territorio umbro-marchigiano. Sarà poi predisposta una call aperta alle imprese per chi vuole salire a bordo. La collaborazione tra Ancona e Perugia è un contenitore di progetto aperto che ruota attorno ad alcune parole chiave: interdisciplinarietà e conoscenza laboratoriale, formazione e innovazione, apertura e internazionalizzazione, lavoro e salute. Interdisciplinarità non è parola nuova. Ma lo diventa se la si realizza concretamente. Se si passa dal dire al fare, per giungere, una volta incorporate le conoscenze prodotte, al saper-fare, si riesce concretamente ad andare oltre i confini delle proprie discipline, a maturare la capacità di curvare la propria conoscenza scientifica alle esigenze della produzione economica e della concreta operatività pratica. Per questo nel gruppo di progetto, formato da sei esperti dell'ateneo perugino e marchigiano, accanto alle competenze tecniche ingegneristiche, informatiche ed economiche, vi sono anche due esponenti delle scienze sociali, tra sociologia e antropologia. L'obiettivo è attivare programmi di formazione e di ricerca congiunti per rilanciare questo territorio. Sono molteplici le sfide che si intrecciano: andare oltre i confini della geografia regionale; mutare la scala della conoscenza e della convivenza; provare infine a perseguire concretamente un obiettivo comune: formare le nuove generazioni allo scambio della conoscenza, alla sua messa in pratica nel lavoro, alla produzione di una nuova immaginazione, a sapere guardare al passato, agire in maniera competente nel presente, per immaginare un nuovo futuro possibile. fonte com