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Lunedì 22 Giugno 2020 15:11

Camep partecipa a "Insieme sulle strade d'Italia"; da piazza san Francesco chiusura dei collegamenti con evento dell'ASI

(CIS) – Perugia giu. – Il Camep, club auto moto d'epoca perugino ha partecipato con una decina di vetture e "l'auto da ripresa" condotta dai giovani soci Riccardo Paglicci Reattelli e da Alessandra Caula, alla prima edizione assieme agli altri 40 club d'Italia, all'iniziativa virtuale, "Insieme sulle strade d'Italia" nell'intento di stimolare i tesserati dei soci dei vari club, al ritorno alla normalita' e all'uso delle vetture storiche. Ieri, domenica 21 giugno dalle 10 al pomeriggio, una diretta streaming (sugli account di Facebook e Instagram) ha mostrato i club partecipanti in collegamento video audio, seguendo un progetto predisposto dai vertici ASI, (dal presidente Alberto Scuro, dal Presidente della Commissione nazionale Manifestazioni auto Ugo Amodeo, e da Luca Gastaldi "regista" di prim'ordine) in diretta, con l'equipaggio che li rappresentava hanno illustrato autovetture e luoghi delle loro citta'-territori, cosi' da far conoscere l'Italia ai tantissimi soci dell'ASI. Utilizzando uno smartphone o altro device dotato di videocamera e microfono, hanno "raccontanto" in diretta l'itinerario coperto, le bellezze paesaggistiche, l'auto da cui si viaggiava e i futuri progetti di manifestazioni/eventi regionali e nazionali. Il Camep ha scelto un percorso in citta' con auto e moto d'epoca, nonostante le incertezze del tempo poi migliorato, con equipaggi in sosta lungo le strade percorse, fino a Piazza San Francesco dove la manifestazione si e' conclusa con l'intervento del presidente del club Ugo Amodeo (vice Franco Monacchia). Le 10 auto dei soci partecipanti all'evento, si sono schierate davanti al magnifico capolavoro dell'arte ex chiesa di San Francesco al Prato (oggi recuperata dopo il sisma come auditorium modulare in posti, utilizzato per eventi, conferenze e concerti – ndr -) risalente alla metà del XIII sec.. segue

San Francesco al Prato è stata un'importante chiesa francescana della città, annessa all'omonimo convento, sede dei Frati Minori Conventuali e dello Studium Medievale. La documentazione risalente al sec. XII, indica che è sorta sopra l'antica chiesa di Santa Susanna, da cui prende il nome l'intero rione. E' stata costruita sulla base del prototipo della Basilica di San Francesco d'Assisi, con la chiesa superiore sovrapposta a quella inferiore (ex Santa Susanna). Più volte la chiesa, nel corso dei secoli, ha avuto problemi di staticità, dovuti a movimenti franosi e terremoti, per questo motivo nel tempo è stata più volte ristrutturata. Nei siti informativi della sovrintendenza e del Comune di Perugia, si legge che vari sono stati gli interventi di contenimento, quali le aggiunte di cappelle laterali rinascimentali e i rivestimenti interni settecenteschi, se pur fatti per frenare il degrado, hanno alterato l'originaria configurazione gravando maggiormente sul suolo; conseguentemente si è provveduto alla demolizione delle volte pericolanti. E' stata definita il "Pantheon" di Perugia perché ha accolto le spoglie di uomini illustri della città – come il Beato Egidio, compagno di San Francesco - e successivamente delle nobili famiglie perugine che fecero costruire monumenti funerari adornandoli con opere di grandi maestri (Bonfigli, Perugino, Pinturicchio, Raffaello, Alfani, ecc...). I dissesti subiti dalla chiesa facilitarono le spoliazioni napoleoniche, tanto che un terzo delle opere requisite in Umbria proveniva da San Francesco al Prato. Il successivo passaggio al Demanio avvenuto con l'unità d'Italia e nuovi trafugamenti hanno completato l'opera di spoliazione. Dopo anni di abbandono, nel 1926 sono iniziati i lavori di ripristino e si decide di tornare al primitivo impianto gotico. La facciata viene ricostruita e completata da Pietro Angelini come era all'origine, seguendo la traccia del dipinto di Benedetto Bonfigli (il Gonfalone di San Bernardino, del 1465). Ormai tornata al suo spendore, dopo anni,  accoglie oggi iniziative ed eventi anche nella prospicente piazza ben illuminata e soltanto in parte adibita a parcheggio. fonte com abstract pp

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