Giovedì 13 Agosto 2020 14:20

Pace fiscale, la rottamazione delle cartelle salva dai pignoramenti.


(CIS) – Roma ago. – Interessa tanti amministratori d'impresa e famiglie; l'Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti sulla definizione agevolata, con la risposta all'interpello n. 263 del 12 agosto 2020. La presentazione della domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle blocca le procedure esecutive avviate, ed il pagamento della prima rata estingue il pignoramento. È questa una delle agevolazioni garantite al contribuente che aderisce alla pace fiscale, accanto alla cancellazione di sanzioni ed interessi maturati negli anni. La richiesta di chiarimenti arriva da un contribuente soggetto a procedura esecutiva immobiliare avviata da una banca, con l'intervento dell'Agenzia delle Entrate Riscossione. Con l'entrata in vigore della pace fiscale, è stata presentata domanda di rottamazione delle cartelle affidate all'Ente di riscossione per i crediti residui relativi al pignoramento; istanza accolta da parte dell'AdER. In tal caso, specifica l'Agenzia, il pignoramento viene bloccato, a patto di proseguire senza intoppi nel piano dei versamenti delle somme dovute a titolo di definizione agevolata. L'articolo 3 del decreto legge n. 119/2018 prevede, al comma 10 che "a seguito della presentazione della dichiarazione, relativamente ai carichi definibili che ne costituiscono oggetto: e) non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo; e conseguentemente il successivo comma 13 prevede che Limitatamente ai debiti definibili per i quali è stata presentata la dichiarazione di cui al comma 5: b) il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione determina l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo."  segue

Per chi ha aderito alla rottamazione ter delle cartelle, parte del progetto della pace fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2019, alla cancellazione di sanzioni ed interessi si affianca l'interruzione dei pignoramenti. Come illustrato dall'Agenzia delle Entrate nella risposta all'interpello del 12 agosto 2020: la presentazione della domanda blocca le procedure esecutive avviate; il pagamento della prima o unica rata porta all'estinzione dei pignoramenti. L'unica eccezione è rappresentata, in ambedue i casi, dalla conclusione del primo incanto con esito positivo ovvero dall'assegnazione o aggiudicazione dei beni con esito satisfattivo immediato. È questa, in sintesi, la cornice di regole illustrata dall'Agenzia delle Entrate. Il chiarimento da parte dell'agenzia delle Entrate e' doveroso in periodo di Covid-19; quanti sono i capifamiglia che hanno condiviso mesi fa (lo scorso anno) la rottamazione ter, per aderire alla pace fiscale e porre fine ad un contenzioso lungo e defaticante, di anni ed anni, ma che per arrivare alla fine a quel necessario "oblio" non resta che pagare. Ma ora in periodi di Covid, con figli in cassa integrazione, posti di lavoro persi, fatturati precipitati, non ci sono piu' fondi o "risparmi" in grado di far chiudere quella rottamazione ter. Necessiterebbe un saldo e stralcio vero (somma dovuta tagliata per 50, 30, 25%?) altrimenti se non si riesce a pagare, si torna con le vecchie regole (spagliate?) che ripristinano il dovuto con maggiorazioni ed altro.

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