"L'indice Rt – ha detto – al 20 marzo era di 1 e oggi è all'1,69. In 16 giorni, dal 4 al 20 ottobre, in Umbria si è passati da 48 a 170 ricoveri di persone positive al Covid, il 254% in più, mentre i ricoveri nel reparto di terapia intensiva da 6 del 4 ottobre sono diventati 20, con una crescita del 233 per cento". Alla luce di questi dati, la Regione sta attuando l'ultimo step del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera emergenza coronavirus, con cui è stata definita una strategia che prevede quattro livelli di sviluppo, strettamente legato al periodo di emergenza. A tal fine sono state emanate specifiche ordinanze, e a giugno 2020 con la delibera n. 483, è stata dettagliata sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e potenziamento dei posti letto e della rete dell'emergenza che il sistema ospedaliero andrà ad affrontare prevedendo anche la realizzazione di un ospedale da campo. Al momento siamo al IV livello per occupazione dei posti letto ed è stata prevista l'attivazione di 175 posti tra le varie discipline e sono state portate a 81 le terapie intensive in parte Covid e in parte generaliste, ma – come ha specificato l'assessore alla Salute – siamo pronti ad implementare il numero fino a 124, come fatto nella prima ondata. Vanno quindi necessariamente individuate strutture dedicate come stabilito dal IV step del IV livello. Lo sviluppo fino al IV livello prevede DEA di II livello (Perugia e Terni), DEA di I livello, (Gubbio-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Orvieto), Ospedali di base, (Castiglione del lago, Umbertide, Assisi, Media Valle del Tevere Narni, Amelia) e strutture dedicate. Il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha illustrato i possibili scenari dell'evoluzione e della gestione della pandemia e si è unito al ringraziamento della Presidente Tesei e dell'assessore Coletto rivolto a tutti gli operatori sanitari per il lavoro che da mesi stanno svolgendo. Fonte com