(CIS) – Gubbio, ott. – Le difficolta' di comunciazione tra i sistemi informatici nazionali, oppure una falla nella burocrazia oppure qualche punta di leggerezza su chi deve controllare, fatto e' che alla fine grazie agli uomini della GDF, le persone che non hanno diritto a percepire la pensione, vengono scoperte. L'attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia ha infatti portato alla luce un'altra truffa nel settore delle erogazioni assistenziali. Mirate indagini svolte dalla Tenenza di Gubbio hanno permesso di scoprire come una donna tunisina, da anni non più presente sul territorio nazionale, continuasse a ricevere erogazioni cui non aveva diritto, con la complicità del marito. La donna, precedentemente residente a Gualdo Tadino, era stata cancellata dall'anagrafe comunale perdendo così il diritto a riscuotere la pensione. Tuttavia, il marito della donna, complice della truffa e legalmente residente in Italia, continuava a percepire le erogazioni per conto della moglie. Specifiche indagini economico-finanziarie, nonché appostamenti e pedinamenti, hanno permesso di cogliere l'uomo "sul fatto". Almeno 19 mila euro risultano essere stati indebitamente ottenuti dalla coppia. I coniugi sono stati denunciati per il reato di truffa e sono state avviate le procedure necessarie a recuperare le somme. Le Fiamme Gialle si adoperano per tutelare il settore della spesa pubblica, assicurare la corretta gestione delle finanze pubbliche e proteggere gli interessi delle persone che hanno veramente diritto agli aiuti statali. Fonte com abstract
Martedì 27 Ottobre 2020 13:55
Irreperibile e senza permesso di soggiorno, ma percepiva la pensione di invalidità. GdF Gubbio pone fine a lunga truffa
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