Sono felici eccezioni la Sinfonia al Santo Sepolcro RV 169 e lo Stabat Mater RV 621 che il compositore veneziano scrive probabilmente nel 1711/12 per la Chiesa della Pace di Brescia, città natale del padre, così come il raro oratorio Sanctus Petrus et Sancta Maria Magdalena: "Mea tormenta properate!" che Hasse compone nel 1758. Tra i due eventi si inseriscono un altro concerto in diretta streaming, due concerti registrati a porte chiuse ed offerti al pubblico on line ed una conferenza musicologica dedicata a Ludwig van Beethoven. Il secondo concerto in diretta streaming si terrà sabato 5 dicembre presso il Teatro Cucinelli alle ore 17.30. Patrizio Scarponi (violino) e Giuseppe Pelli (pianoforte) eseguiranno la Sonata op.12 n. 1 in re maggiore e la Sonata op. 24 "La Primavera" di Beethoven. Il link per collegarsi ed assistere al concerto sarà sempre lo stesso: http://www.teatrocucinelli.it/it/live-streaming/. Protagonisti dei due concerti registrati a porte chiuse e in un secondo momento caricati sul sito del Teatro (www.teatrocucinelli.it) nella sezione MUSICA ON LINE a disposizione di tutti gli utenti saranno, per il primo – registrato l'8 ottobre presso la chiesa di San Bartolomeo a Solomeo – Andreina Zatti (soprano) insieme Carlo Forlivesi (organo) che ci guideranno alla "riscoperta dei preziosi Corali di Bettona (Umbria, XV secolo), Inni e antifone, riprodotte in prima esecuzione moderna, dopo secoli di oblio" e, per il secondo – che verrà registrato il 7 novembre presso il Teatro Cucinelli – Mauro Borgioni (baritono) e Astra Lanz (attrice) accompagnati dall'Accademia Hermans e dai solistiFabio Ceccarelli (traversiere), Alessandra Montani (violoncello barocco) e Fabio Ciofini, maestro al cembalo, che proporranno musiche di Telemann e Singer. Il 4 dicembre verrà registrata nell'Accademia Neoumanistica di Solomeo la prima conferenza musicologica del ciclo Storia, Musica e Parole in circolo 2020/21: Leggere La Musica 200 di questi anni, Ludwig van!. Gli "Scritti su Beethoven" di Richard Wagner (ed. Manzoni, 2018) e altro in una conversazione beethoveniana con Piero Mioli e Silvia Paparelli. Fonte com