Mercoledì 13 Gennaio 2021 11:45

Coronavirus/Umbria: le terapie intensive salgono a 183 a regime

(CIS) – Perugia gen. – Il grande sforzo per l'allestimento delle terapie intensive, continua in Umbria; un passo in avanti,  per la riorganizzazione del sistema sanitario. Ieri in Consiglio regionale si e' dato ampio spazio al dibattito introdotto dalla Presidente Donatella Tesei, in relazione al numero preciso di posti letto in T.I. e sub intesive. Il totale delle rapie intnsive nella regione sale a 183, quando tutto il sistema sara' a regime. "Partiamo dall'ospedale da campo di 2mila metri quadri, con 12 posti di terapia intensiva, 10 di subintensiva e 10 di degenza covid, con possibilità di ampliamento per ulteriori 10 posti. I potenziamenti vedono altri 10 nuovi posti di terapia intensiva a Terni e 8 nuovi a Perugia." Lo ha detto appunto la presidente Tesei in assemblea. "Già realizzati. Questi. Inoltre sono stati finanziati dal Governo 8,2 milioni di euro per 44 posti di terapia intensiva in prefabbricati collegati con gli ospedali ( di questi ne parlo' anche il commissario straordinario Arcuri in una recente videoconferenza con i vertici regionali – ndr-) più 157 realizzati da noi, che ci consentiranno di smantellare 18 posti di terapia intensiva negli ospedali perché siano dedicati alle altre patologie. Il totale complessivo delle terapie intensive in Umbria sale quindi a 183. Finita la fase 3, con 26milioni per potenziare le strutture ospedaliere anche grazie a questa dotazione in più.  segue

 

Per la presidente Tesei "resta il problema della carenza di personale a livello anche nazionale, con una richiesta che è cresciuta con la pandemia. Mercoledi' (ossia oggi) ci sarà un tavolo coi sindacati di categoria". La presidente ha illustrato la situazione attuale covid-19; "In questo momento siamo sopra i 4mila positivi al virus, l'indice Rt si attesta sull'1 per cento, il tasso di mortalità e del 2,14 per cento, quindi nella media, i ricoveri dovuti al covid sono 223, con 51 pazienti in terapia intensiva (ieri), il che significa avere un carico significativo per le nostre strutture ospedaliere, pur avendo ulteriori posti covid e di terapia intensiva attivabili. Purtroppo abbiamo dovuto procrastinare la ripresa delle lezioni in presenza nelle scuole superiori al 25 gennaio, nonostante fossimo pronti, anche con trasporti adeguati, a consentire la ripresa al 50 per cento. Questo periodo ci permetterà di incrementare il numero delle persone vaccinate e iniziare il testing volontario per ragazzi e insegnanti." All'intervento della presidente ha fatto seguito quello del portavoce delle opposizioni, Fabio Paparelli (Pd). Fonte com abstract

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