Mercoledì 20 Gennaio 2021 13:09

Ricerca: Universita' nel Progetto PRIMA "Omega Rabbit"; opportunità per l'alimentazione nei Paesi dell'area del Mediterraneo

(CIS) – Perugia 20 gen. - Si chiama Omega Rabbit, è basato sulla carne di coniglio, e potrebbe diventare un alimento capace di rappresentare una soluzione innovativa per i sistemi agroalimentari dell'area del Mediterraneo e rispondere ad alcune delle grandi sfide che si giocano in queste regioni, a cominciare da quella dell'alimentazione. Lo studio vede impegnato un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (Settore Scientifico Disciplinare AGR/20 - Zoocolture) dell'Università degli Studi di Perugia del quale fanno parte i professori Associati Cesare Castellini e Alessandro Dal Bosco, le ricercatrici post-DOC Simona Mattioli e Alice Cartoni Mancinelli, la dottoranda al terzo anno Elisa Cotozzolo, l'assegnista di ricerca Claudia Ciarelli, il responsabile delle strutture sperimentali Giovanni Migni e i tecnici Osvaldo Mandoloni e Cinzia Boldrini. L'Unita di ricerca perugina – spiega una nota - partecipa al PRIMA RIA & IA - PART II dal titolo "Omega Rabbit: food for health Benefit" che vede come Paesi partecipanti l'Italia (capofila Università di Milano - Prof. Gabriele Brecchia e con la presenza appunto dell'Università degli Studi di Perugia), la Francia, la Tunisia e l'Egitto. segue

 

La collaborazione punta a esplorare la fattibilità di un nuovo alimento funzionale basato sulla carne di coniglio – in considerazione delle sue peculiarità sul piano nutrizionale e anche riguardo alle potenzialità di allevamento per paesi in via di sviluppo -, così da divenire un'opportunità importante per i Paesi dell'area del Mediterraneo come appunto la Tunisia e l'Egitto. "Si chiama Omega Rabbit in quanto il coniglio, in virtù del suo metabolismo lipidico e di una dieta arricchita con acido linolenico, sintetizza, e soprattutto conserva nelle proprie loro carni gli acidi grassi polinsaturi, gli omega 3, con importanti effetti sotto l'aspetto nutrizionale e anche di benefici per la salute del consumatore" spiega il Prof. Dal Bosco. Altri 4 progetti dell'Unità di ricerca, oltre a Omega Rabbit, hanno riscosso apprezzamento sul piano scientifico tanto da ottenere circa 1.300.000 euro di fondi nazionali ed europei. Fonte com abstract

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