(CIS) – Perugi feb - La bella, e soprattutto importante notizia, che il Frecciarossa fermerà anche ad Orte, dopo aver appena inaugurato la fermata dell'Alta velocità a Terontola, conferma la convinzione, forse retorica ma non scontata, che l'Umbria ha la possibilità di riprendere a crescere solo e soltanto se prevarrà la cultura della solidarietà e della coesione di cui, da umbro convinto, sono portatore. Non scontata perchè un'altra logica cerca sempre sottilmente di insinuarsi, molto più pericolosa, indice di un provincialismo ottuso e pericoloso. Quella dell'invidia territoriale, non nella sacrosanta promozione dei propri interessi ma nella logica perversa di augurarsi, a prescindere, il male altrui. Loha scritto l'assessore regionale Enrico Melasecche, che insieme alla giunta umbra si e' fortemente impegnato per la soluzione dei collegamenti ferroviari ad alta velocita'. "Ogni qualvolta questa Giunta regionale riesce a conseguire un risultato importante subito si alza il coro confuso di alcune corifee che si lamentano dei dettagli, magari insignificanti e spesso fuorvianti. E' la vecchia politica che alimenta dubbi amletici semplicemente perchè non era riuscita a raggiungere, senza neanche tentare di farlo, certi obiettivi che pure le popolazioni chiedevano da molti anni. Nei due casi recentemente emersi agli onori della cronaca c'è chi sostiene, 'acuta' osservazione, che nè Terontola nè Orte si trovano in Umbria, come se l'economia, i rapporti sociali, il turismo si preoccupassero di oltrepassare i cinque km oltre il confine di una regione che per scelte antiche è stata tagliata fuori dalle principali direttrici autostradali e ferroviarie del Paese". L'impegno per lo sviluppo delle infrastrutture continuera' di certo; l'Umbria deve uscire dall'isolamento ed oggi e' cio' ancora piu' importante per recuperare il tempo perduto e sviluppare l'economia. Dopo il treno-veloce, strade e aeroporto, sviluppo di queste, determinante. fonte come abstrat    SEGUITO su www.cis24ore.it  ARTICOLO IN ALTRA PAGINA-