City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 24 Febbraio 2021 00:57

Aeroporto: per la maggioranza lo scalo e' strategico per sviluppo Umbria. Paola Fioroni

(CIS) - Perugia feb. - L'aeroporto dell'Umbria entro due anni avra' la sua svolta; la giunta regionale Tesei ci crede, vuole un vero rilancio, non piu' solo parole, ma fatti che vogliono dire rotte e collegamenti certi guardando anche a quello che altri aeroporti vicini stanno facendo (come ad Ancona che ha realizzato una compagnia aerea regionale – ndr-). Con le infrastrutture che funzionano (ferrovie e strade – ottime le notizie per il collegamento con il Frecciarossa che fermera' ad Orte e gia' operativo invece Terontola) l'economia umbra riprendera' di certo cosi' il turismo e tutte le filiere ad esso collegate. Oggi in Assemblea regionale si e' parlato dello Scalo dell'Umbria, in risposta da una interrogazione della vicepresidente dell'assemblea regionale Paola Fioroni (lega) da parte della Presidente Donatella Tesei. "Con l'auspicio che tutti i soci di Sase facciano la propria parte sostenendo il piano industriale di rilancio dell'Aeroporto San Francesco d'Assisi, esprimo soddisfazione per la risposta della presidente Tesei – ha affermato Paola Fioroni - all'interrogazione che ho illustrato questa mattina nell'Aula di Palazzo Cesaroni, in cui chiedevo alla Giunta di conoscere le prospettive ed i programmi per il rafforzamento ed il rilancio della società di gestione aeroportuale e le linee strategiche del Piano Industriale 2021 -2023". "La Regione – ha sottolineato Fioroni - è infatti pronta a sostenere il piano di rilancio dell'aeroporto e il necessario ripianamento delle perdite, anche nella denegata ipotesi in cui eventuali altri soci non partecipassero alla ricapitalizzazione di Sase, preferendo diluire la propria quota, ed è pronta a farlo individuando partner strategici.  segue

 

In base ai criteri del D.M. 521/1997, le quote delle società aeroportuali, diversamente che in passato, non devono più essere necessariamente controllate per oltre il 50 percento da soggetti pubblici e lo sviluppo dell'aeroporto internazionale di Perugia San Francesco d'Assisi, che dal 2015 è stato classificato tra gli aeroporti di interesse nazionale, non deve essere rallentato dall'eventuale mancata condivisione da parte dei soci di un piano strategico industriale che deve essere necessariamente ambizioso, oltre che oneroso stante gli effetti Covid e l'impatto a conto economico sull'esercizio 2020 di talune partite di crediti divenuti inesigibili, come ad esempio quelli relativi alla nota vicenda Fly Volare". "Dopo anni di scarsa attenzione alla gestione e lo sviluppo di Sase – ha continuato - per questa Amministrazione regionale l'aeroporto è assolutamente strategico per la ripresa dell'economia, del turismo e per la connettività della nostra Regione, anche ai fini della promozione e commercializzazione del Brand Umbria in un'ottica di place branding che lo renda maggiormente visibile ed attrattivo a livello nazionale ed internazionale Il processo di ricostruzione." Lo scalo umbro e' un aeroporto molto funzionale – lo dicono gli esperti -; ha una struttura operativa (i dipendenti Sase, sono 35) molto snella; l'aerostazione con opportune modifiche, potrebbe essere anche ampliata, cosi' le sale d'imbarco con servizi mirati, come la galleria commerciale che ha da sempre sofferto per i pochi voli(e quindi passeggeri) in transito. Li' le eccellenze dell'Umbria, da quelle enogastronomiche (negozi di vini, tartufo e oggettistica, artigianato pregiato come la ceramica, il cachemire che hanno ridotto notevolmente la loro attuale presenza per mancanza di voli anche a causa della pandemia, sarebbero una ottima vetrina della regione, cosi' i borghi e le bellezze naturali della nostra Umbria. Per intervenire sono necessari fondi, sia da parte delle istituzioni che dei soci Sase, ora che una nuvoa governance e' diventata operativa. abstract fonte com


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