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Mercoledì 24 Febbraio 2021 01:08

Coronavirus/Umbria: si' a anticorpi monoclonali; Mozione approvata per sollecitare Governo

(CIS) Perugia feb. - – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la mozione della Lega che chiede alla Giunta regionale di "attivarsi presso il Governo per avere a disposizione, ai fini di un utilizzo immediato, anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid 19". Luca Coletto (assessore Sanità) ha annunciato che per "metà marzo potremo avere nella disponibilità delle nostre farmacie gli anticorpi monoclonali. Un obiettivo importante e una ulteriore possibilità di cura. Un ulteriore vantaggio per la cura domiciliare, che potrebbe evitare di intasare le terapie intensive dando risposte a chi soffre già di alcune gravi patologie. Per un altro anno, anno e mezzo dovremo mantenere le precauzioni che stiamo osservando, come dpi e distanziamento". Illustrando l'atto di indirizzo in Aula, Valerio Mancini (primo firmatario) ha spiegato che "gli anticorpi (immunoglobuline), sono molecole complesse prodotte dai linfociti B, cellule che fanno parte del sistema di difesa del corpo umano (sistema immunitario), in risposta alla presenza di un'altra molecola, detta antigene, estranea all'organismo (ad esempio, batteri, virus, ecc). A volte, il sistema immunitario identifica erroneamente i propri organi o tessuti normali come estranei e produce anticorpi contro di essi (autoanticorpi) aggredendoli. Gli anticorpi monoclonali possono essere prodotti in grandi quantità contro gli antigeni derivanti da una serie di malattie infiammatorie, di infezioni e di tumori e che sono utilizzati sia per scopi diagnostici, sia per scopi terapeutici.  segue

 

Gli anticorpi monoclonali sembrerebbero agire anche contro il Covid-19 come gli anticorpi naturali, per cui si legano al patogeno facendo in modo che non riesca ad entrare nelle cellule umane, quindi ad infettarle e replicarsi; sia più facilmente fagocitato dalle cellule del sistema immunitario deputate a questa funzione, quali i macrofagi presenti nel fegato, nella milza e nei tessuti. La Bsp Pharmaceuticals di Latina, insieme ad altri 6 stabilimenti nel mondo, gestisce alcune delle fasi principali della produzione di Bamlanivimab. L'azienda già da dicembre ha iniziato a fabbricare oltre 100 mila dosi al mese dedicate ai Paesi dove il farmaco è stato autorizzato, come in USA, Canada e Israele, o come in Ungheria e Germania che hanno deciso di utilizzarlo senza aspettare l'autorizzazione di EMA. L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha avviato solo ora lo studio per verificare se gli anticorpi monoclonali possono rappresentare una reale opzione terapeutica nella prevenzione della progressione del COVID-19 nei pazienti in fase precoce di malattia, mentre in Usa, Canada, Israele. Ungheria e Germania vengono già somministrati ai pazienti". "Il 4 febbraio l'Aifa ha autorizzato due anticorpi monoclonali. Il 6 febbraio il ministro Speranza ha dato facoltà alle Regioni di poterli utilizzare. Quindi – ha detto Paparelli (Pd) - non si tratta di consentire l'utilizzo ma di attivarsi per avere gli anticorpi monoclonali. Propongo quindi di aggiornare il testo". "Il testo può essere aggiornato, chiedendo di procedere presso il Governo per consentire l'uso degli anticorpi e per procurarsene una fornitura adeguata degli anticorpi".


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