La ricercatrice si dedicherà, infatti, a studiare la funzione di uno dei geni più spesso mutati nel linfoma di Hodgkin, il fattore trascrizionale STAT6, e cercherà anche di scoprire nuove mutazioni al di fuori dei geni, nella parte di genoma (pari a ben il 98%) che non codifica le proteine e la cui funzione è ancora poco conosciuta. A questo ambito, perlopiù inesplorato, la Dott.ssa Tasselli ha già dedicato parte delle sue ricerche, centrate sullo studio della regolazione e funzione di alcune parti del genoma non-codificante nella prevenzione di alterazioni cellulari associate con il cancro. "Questo finanziamento in nome di Marie Curie, la prima donna vincitrice di ben due Premi Nobel – sottolinea il Prof. Talesa - è per la Dott.ssa Tasselli un grande onore e una spinta in avanti per continuare con entusiasmo nel suo progetto di ricerca e nella sua crescita professionale". Il finanziamento "Marie Curie" è stato ottenuto dalla ricercatrice dell'Ateneo di Perugia dopo aver superato una selezione molto competitiva (quasi 700 proposte, di cui in genere meno del 15% accettate) - precisa il Prof. Helios Vocca, Delegato del Rettore per il settore Ricerca -, ed è specificamente dedicato a ricercatori che abbiano avuto un'interruzione di carriera di almeno un anno, interruzione che in questo specifico caso è stata legata alla nascita di una figlia. "Dedicarmi a tempo pieno, per un anno, alla mia bimba appena nata e al fratellino più grande, è stata la scelta giusta per la mia famiglia e un momento bellissimo della mia vita – dice la Dott.ssa Luisa Tasselli-. Non nascondo, però, che questa decisione ha richiesto del coraggio, poiché interruzioni e impegni familiari possono essere penalizzanti nel mondo accademico, soprattutto perché coincidono spesso con il momento della carriera in cui si cerca di acquisire indipendenza e costituiscono uno dei motivi per cui le donne faticano più degli uomini ad avanzare nelle loro professioni scientifiche. L'augurio è che ci siano sempre più sostegni, come questo, perché madri e padri che lo desiderano possano decidere con maggior libertà di dedicare più tempo ai loro figli nei primissimi anni di vita". Fonte com abstract