City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 09 Marzo 2021 13:29

GDF Perugia sequestra beni a imprenditore commercio ambulante

(CIS) - Perugia mar. - Mlitari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia hanno dato esecuzione per disposizione della Procura, ad un decreto di sequestro preventivo, nei confronti di un imprenditore di origini napoletane, ma stabilmente residente nel capoluogo umbro, operante nel settore del commercio ambulante di tessuti ed indumenti usati, ritenuto responsabile del reato di trasferimento fraudolento di valori, per aver attribuito fittiziamente a terzi beni immobili e quote societarie, al fine di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale ed agevolare la commissione di condotte di riciclaggio. L'indagine – che trae origine dall'approfondimento investigativo di movimentazioni bancarie, oggetto di segnalazione di operazioni sospette da parte dell'Unità di Informazione finanziaria della Banca d'Italia, si legge in una nota – supportata da intercettazioni telefoniche e da accertamenti patrimoniali, ha consentito di scoprire che l'indagato principale aveva assegnato fittiziamente la titolarità di immobili ed imprese a congiunti e ad altri prestanome, così reimpiegando somme provenienti dal nucleo familiare di origine, stanziato nell'area di Secondigliano e, ritenute, in base alle ricostruzioni delle singole posizioni reddituali, di origine illecita. L'analisi dei flussi finanziari ha permesso, infatti, di collocare temporalmente l'origine di tale provvista alla fine degli anni Novanta, allorquando la famiglia del principale indagato era rimasta coinvolta in indagini per delitti di criminalità organizzata.  segue

 

Nel dettaglio, le investigazioni hanno evidenziato come - spiega la nota - l'imprenditore avesse attribuito formalmente al figlio la proprietà di tre immobili siti nel comune di Perugia, nonché di un terreno e di un fabbricato in costruzione sull'isola di Ischia, acquisiti presso aste giudiziarie per un prezzo complessivo di quasi mezzo milione di euro. Inoltre, è emersa l'intestazione fittizia ad altri soggetti di imprese attive nel commercio ambulante presso le più importanti aree mercatali dell'Umbria, comparto nel quale il principale indagato è risultato aver acquisito una posizione di leadership, controllando, di fatto, la maggior parte dei "banchi". Seguendo la ricostruzione effettuata dai finanzieri e condividendo le ipotesi accusatorie formulate dal pubblico ministero, il Giudice per le indagini preliminari ha evidenziato che le condotte di fittizia intestazione erano successive ad una proposta di applicazione di misura di prevenzione nei confronti dell'imprenditore, il quale era a conoscenza della pendenza del procedimento a suo carico e, pertanto, pienamente consapevole che gli si sarebbe potuta applicare anche una misura di carattere patrimoniale. abstract fonte com


camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information