Alla domanda su come e perché hanno iniziato la propria carriera da professioniste – sottolinea una nota - , tutte hanno risposto che la passione per la cucina, da una prima curiosità iniziale, si è tramutata in vero amore e non hanno potuto poi più vivere senza fuochi e padelle, ovviamente una storia d'amore non priva di tanti sacrifici e tanto impegno. Oggi, infatti, un quarto delle imprese italiane sono 'rosa', ovvero un milione e quattrocentomila donne hanno scelto di aprire un'attività propria, mettendo in gioco se stesse; questo dato si conferma anche nel settore della ristorazione ed anche all'interno della Regione Umbria. La crescente affermazione di imprenditrici, il loro apporto di idee e di proposte possono contribuire ad una svolta in grado di aprire al settore prospettive nuove e più incoraggianti anche dopo questo difficile momento che a causa della pandemia da Covid 19 sta attraversando il settore. La forte presenza di microimprese che contraddistingue il mercato della ristorazione fa sì che le donne imprenditrici uniscano in sé anche la dimensione professionale essendo coinvolte in prima persona nella attività lavorativa. A completare il quadro del lavoro femminile possiamo registrare anche il crescente incremento su base nazionale e regionale di lavoratrici dipendenti, non solo nel settore specifico della ristorazione, ma anche in quelli della pasticceria, della gelateria, del bar e della sala, delle arti bianche e più in generale della accoglienza turistica. "Ed è in quest'ottica che l'Università dei Sapori" – ha detto il Presidente Dottor Stefano Lupi - "intende favorire processi che mettono la donna al centro di azioni formative o altre iniziative virtuose come questa del partner URCU (Unione Regionale Cuochi Umbri) aderente alla Federazione Italiana Cuochi. Ospitare quindi la selezione regionale del concorso Lady Chef è per noi un piacere ed un dovere verso tutte le donne protagoniste del mondo della cucina professionale." Fonte com abstract