Venerdì 02 Aprile 2021 17:48

Giornata Mondiale Autismo. Appello IdO: "nel neurosviluppo i bambini presentano un funzionamento atipico, ma diverso"


(CIS) – Roma, apr. - Oggi, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, l'Istituto di Ortofonologia (IdO) lancia un messaggio forte per garantire i diritti dei minori nel campo della neurodiversità e nel rispetto dell'evoluzione di ciascuno: "In questo disturbo del neurosviluppo i bambini presentano un funzionamento atipico che non significa necessariamente inferiore, ma diverso da quel trend evolutivo che noi consideriamo normale". A dirlo è Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie IdO, che aggiunge, come riporta l'agenzia DIRE: "Siamo noi, come operatori dotati di sviluppo normotipico e capacità di adattamento, a doverci adattare al funzionamento del bambino comprendendolo, per poi aiutarlo ad entrare nel mondo convenzionale della comunicazione e ad aderire al contesto sociale. Voler forzare, con quegli strumenti presunti della normalità- sottolinea la psicoterapeuta- il bambino dentro un binario diverso dello sviluppo può rappresentare un danno, perché violenta il suo trend evolutivo". "Oggi sappiamo quali sono i segni che caratterizzano i disturbi dello spettro autistico (Dsa) – ha continuato Di Renzo- si tratta di vedere le manifestazioni non solo nel loro senso patologico, ma anche come possibilità difensiva e risorsa. Ormai tanti autistici in età adulta ci hanno potuto testimoniare nelle loro biografie come vedono il mondo e come si sentono- racconta la psicoterapeuta- e ciò ci aiuta a capire che siamo noi a dover entrare in quel mondo per cercare di avvicinarlo al nostro. A noi operatori compete il dover far capire culturalmente quanto questi ragazzi possano essere delle importanti risorse".  segue

 

Una volta fatta la diagnosi e avviato il percorso riabilitativo, bisogna sostenere le famiglie. "Si vedono troppo spesso situazioni in cui le famiglie si sentono disorientate e abbandonate, soprattutto quando il figlio, crescendo, esce dai canali riabilitativi", prosegue Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe). Il ruolo del pediatra nell'ambito dei Dsa è importante per individuare il "più precocemente possibile ogni minimo sospetto e, nel caso, inviare il bambino allo specialista competente". "I pediatri devono fare attenzione se a 6 mesi il bambino non sorride; se entro i 9 mesi non mostra emozioni o espressioni facciali particolari; se entro i 12 mesi non indica o mostra, o non si gira se chiamato per nome; se entro i 14 mesi- precisa Mazzone - non indica gli oggetti distanti; o, ancora, se entro i 16 mesi non pronuncia delle paroline. Piccoli indicatori che si possono approfondire nel proprio ambulatorio- consiglia la pediatra- e che ci sollecitano a rivalutare quel bambino nel breve e medio termine, perché una diagnosi precoce e un intervento riabilitativo precoce hanno un'importanza enorme nella prognosi del bambino e della sua famiglia". abstract fonte com  - vedi su IDO articolo completo -

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