"C'è una sorta di antinomia essenziale tra il principio generale che sostiene il 'benessere animale' e l'idea stessa di allevamento – ha spiegato il Professor Monaci, direttore del Master -. Pur tuttavia è emersa la necessità di conciliare l'inconciliabile superando, almeno a livello concettuale, due necessità così evidentemente antitetiche. Da un lato il dovere di assicurare ai cittadini dell'Unione Europea un'alimentazione completa, dall'altro la volontà di rispettare quanti invece la rifiutano in nome di una crescente sensibilità etologica dai caratteri ancora indefiniti e fluttuanti. Purtroppo, tornano, a cicli ricorrenti, discussioni e polemiche sul ruolo degli alimenti di origine animale – aggiunge il Professor Monaci -. È però evidente che se la comunicazione è lacunosa e se i media rilanciano le notizie senza il corretto approfondimento, la miscela che ne risulta può essere esplosiva e danneggiare sia i consumatori che i produttori. È necessario che il medico veterinario sappia dare risposte opportune, che i servizi veterinari del servizio sanitario nazionale offrano ai tecnici un supporto adeguato e che argomenti come la sostenibilità, l'impatto della zootecnica sui gas serra, il benessere animale, la sicurezza sanitaria degli alimenti, le zoonosi e le malattie transfrontaliere siano affrontati in maniera corretta" ha concluso il Professor Monaci. In questo ambito si colloca il Master di II livello "Dairy Production Medicine" di Unipg che ha come obiettivi e finalità la formazione di una figura professionale che, conoscendo le diverse problematiche inerenti gli aspetti della produzione del latte, sappia gestire i molteplici fattori che influenzano l'economia dell'impresa. Abstract fonte com