Anche dalla Confederazione si chiede di "attivare, con la massima urgenza gli strumenti previsti per le calamità naturali che, in un contesto economico già reso difficile dalla pandemia, potrebbero risultare insufficienti data la situazione eccezionale che si è verificata". "Sarà, con tutta probabilità, necessario un intervento straordinario – ha affermato il presidente nazionale di Confagricoltura Giansanti - da parte delle Istituzioni pubbliche, senza escludere un'iniziativa in ambito europeo visto che le gelate hanno colpito altri Stati membri. In Francia, in particolare, i nostri colleghi della Fnsea – la principale organizzazione degli agricoltori – ci hanno segnalato che anche al di là delle Alpi i danni sono stati ingenti". "L'agricoltura è il settore produttivo più esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici - sottolinea ancora il presidente di Confagricoltura nazionale – e le gelate di questi giorni sono arrivate paradossalmente in un periodo di siccità che in alcune aree sta rendendo difficili le semine primaverili". Confagricoltura Umbria sottolinea che è necessario, segnalare i danni, affinché la Regione Umbria possa effettuare una valutazione e rilevare l'eventuale esistenza dei presupposti per decretare lo stato di calamità. "E' però importante – sottolinea Rossi – sostenere gli agricoltori affinché possano dotarsi anche in Umbria di quegli strumenti preventivi che possono attenuare il danno derivato da un evento avverso: reti antigrandine, uso dei tunnel e delle coperture per le colture ortofrutticole di maggior pregio, ecc... Dotazioni costose ma che possono contribuire a contenere il danno e portare a termine almeno parte della produzione". Gli uffici tecnici di Confagricoltura sono attivi nell'accogliere tutti gli agricoltori che avessero necessità di un sopralluogo e di procedere alla segnalazione dei danni. abstract fonte com