Tra questi la Diocesi di Acerra e altre nove Chiese della Campania impegnate da tempo a contrastare un fenomeno vasto e diffuso di violenza della natura ad opera dell'antistato criminale sviluppatosi nella "Terra dei fuochi", ma che riguarda molte altre zone della Penisola a cui le Chiese particolari debbono sensibilizzarsi e sensibilizzare. Il 17 aprile proprio dalla città campana di Acerra partirà simbolicamente la riflessione, online, dei vescovi e dei rappresentanti di 78 Diocesi italiane interessate dall'inquinamento ambientale secondo i Siti di interesse nazionale censiti dal Ministero della Transizione ecologica. Programma del convegno. I lavori, moderati da Gianni Cervellera, collaboratore dell'Ufficio Cei per la pastorale della salute, si apriranno con la preghiera iniziale e i saluti istituzionali di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana (Cec), del cardinale Gualtiero Bassetti, del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, di mons. Carlo Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Commissione Cei per il servizio della carità e la salute, e di mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Seguiranno le testimonianze in video: "Bilancio teologico-pastorale sulla ricezione della Laudato si'" di padre Francesco Occhetta, gesuita, docente della Pontificia Università Gregoriana; "Ambiente e salute: dalla genetica all'epigenetica" di Ernesto Burgio, medico pediatra, membro di European Cancer and Environment Research Institute (Bruxelles); "Lavoro, tra ambiente e salute" di Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi. I lavori termineranno con la lettura di una dichiarazione congiunta conclusiva a cura degli Uffici Cei promotori dell'evento. R. L.