In questo ambito ha avviato una solida collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio per l'iscrizione di studenti di nazionalità siriana, e di fatto è stato il primo Ateneo italiano a varare nel 2014 un progetto finalizzato all'assegnare di borse di studio per permettere a rifugiati di qualsiasi nazionalità, che avevano dovuto interrompere gli studi universitari al momento dell'espatrio, di completare il proprio percorso formativo presso l'Università per Stranieri di Perugia, con la possibilità di ottenere inoltre la certificazione della padronanza della lingua italiana. Nel 2015 la Stranieri ha inoltre aderito al progetto di cooperazione internazionale allo sviluppo – in collaborazione con MAECI e ADISU - che ha consentito a 11 studenti della Garissa University in Kenya di seguire con profitto un corso intensivo di lingua italiana, con borse di studio, dopo l'attacco terroristico dei miliziani di Al Shabaab del 2 aprile 2015, continuando poi a sostenere finanziariamente gli studenti kenyoti per permettere loro di completare l'intero percorso universitario. L'Ateneo fa parte del sub-network sulle Migrazioni di UNIMED, insieme ad altre 37 università di 16 differenti paesi, aderisce ad iniziative progettuali nell'ambito del Fondo Asilo e Immigrazione FAMI volte alla formazione linguistica, ed ha elaborato ed implementato, attraverso il Centro di Valutazione e Certificazione Linguistica, la certificazione di conoscenza della Lingua Italiana per Immigrati presenti in Italia e dal 2008 coordina il gruppo di lavoro dell'ALTE denominato LAMI (Language Assesment for MIgrants). Dal 2020, inoltre, l'Università per Stranieri di Perugia ha aderito al Manifesto dell'Università inclusiva, redatto dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a favore dei giovani titolari di protezione internazionale che intendano proseguire il percorso di studi e ricerca nel Paese di asilo. fonte com abstract