(CIS) – Gubbio set. - Una grandissima presenza di pubblico, con il tutto esaurito ancor prima delle inizio delle conferenze, una organizzaizone impeccabile, riconoscimenti arrivati da piu' parti d'Italia e la presenza di importanti studiosi ed esperti in materia: si e' chiusa ieri sera una edizione di enorme successo del Festival del Medioevo, quest'anno dedicato a Dante Alighieri. "Abbiamo celebrato nel migliore dei modi il tempo di Dante – ha detto il Sindaco di Gubbio Filippo Stirati – dando vita a un festival dai numeri e dai contenuti davvero straordinari. Per questo voglio esprimere i miei sentiti ringraziamenti per l'impegno e la dedizione innanzitutto a Federico Fioravanti ideatore del Festival, insieme alla sua associazione, come all'assessore alla cultura Giovanna Uccellani, ai nostri uffici che hanno lavorato senza sosta alla riuscita di questa manifestazione che e' stata capace di raggiungere un livello altissimo di contenuti e relazioni. Voglio r ingraziare anche tutti coloro che hanno dato vita agli eventi collaterali al Festival, la Fondazione Universita' delle arti e mestieri, il Maggio Eugubino, i Quartieri, i Balestrieri, l'Associazione Una luna che ha fatto da elegante cornice alle conferenza in programma. segue
Grazie alla gestione logistica del Festival ancora in stato di emergenza Covid, con tutte le restrizioni e procedure, i protocolli del caso, con soddisfazione dei visitatori e relatori.Ringraziamenti alla macchina comunale". Stirati ha citato la Mostra su Ottaviano Nelli che proprio nell'ambito del Festival e' stata inaugurata, con l'elogio per impegno, ricerca e restauro, che ha avuto riconoscimenti importanti, come quelli espressi da Vittorio Sgabi. Allo stesso modo – ha aggiunto Stirati – l'operazione lancio di Federico da Montefeltro 2022, che rappresenta uno straordinario salto di qualita', capace di lanciare la citta' di Gubbio in un circuito internazionale di turismo culturale, anche grazie al disegno di legge sposato da parlamentari umbri e marchigiani che coinvolge i comuni di Gubbio e Urbino, le due diocesi, e le Sovrintendenze. Si trattera' per Gubbio di un momento di grande consolidamento – ha concluso - del rapporto umbro-marchigiano, u n vero e proprio investimento per il futuro anche in termini di programmazione e valorizzazione territoriale". Fonte com abstract
