Più specificatamente riguardo alla transizione verde e digitale, il Piano di ricostruzione post-sisma ha come impegno fondamentale una ricostruzione con edifici a bassa emissione di CO2, sia per le case private, le imprese, sia per gli edifici pubblici come le scuole e gli ospedali che sono particolarmente energivori. "Gli immobili – ha spiegato Castelli come si legge ancora nella nota - sono responsabili del 40% delle emissioni in Europa. La stessa presidente Von der Leyen ha sottolineato nell'intervento sullo Stato dell'Unione la necessità che il settore edilizio, oggi fonte di emissioni, debba trasformarsi in una fonte di assorbimento, grazie all'uso di materiali di costruzione come il legno e di tecnologie intelligenti rese disponibili dall'Intelligenza artificiale. Ebbene come Regione Marche siamo e continueremo ad essere particolarmente attenti nella ricostruzione post-sisma a cogliere tutte le opportunità di finanziamento trasversali alle diverse politiche UE per il clima e l'energia ed a quelle della nuova Banca per il Clima che metterà a disposizione un trilione di euro per i prossimi 10 anni. Negli interventi previsti nel POR FESR – ha proseguito Castelli - nell'asse dedicato alla transizione verde e all'abbattimento dell'emissione di CO2 la Regione ha promosso interventi di efficienza energetica rivolti alle strutture maggiormente energivore quali quelle sanitarie, gli edifici pubblici a servizio della popolazione: scuole, università, alloggi destinati agli studenti universitari, strutture sportive. In particolare nell'area del cratere i progetti di efficientamento energetico hanno previsto per la stessa struttura anche interventi di adeguamento sismico". abstract fonte com