Focus del dibattito - e' detto in una nota - è stata la ricerca "L'economia della Bellezza", elaborata dall'Ufficio Studi di Banca Ifis, che analizza il contributo complessivo delle tre dimensioni che compongono il sistema economico della bellezza italiano: il patrimonio storico, artistico e culturale, quello naturalistico e paesaggistico, i servizi ad essi collegati (come trasporti e ospitalità) e la produzione dei settori del Made in Italy design-driven. Un impianto che, complessivamente, contribuisce al PIL italiano per il 17,2% (di cui il 6% deriva dalla fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico) e comprende 341.000 imprese per un fatturato complessivo annuo di 682 miliardi di euro. L'altro spunto di discussione è stato il lavoro svolto il 15 ottobre dai Costruttori della bellezza e raccontato dal Progettista culturale, Emilio Casalini. Un filosofo, un economista, un'insegnante, un'imprenditrice, un medico, un ambientalista, un artista, un game designer, un contadino si sono confrontati, ognuno animato dalla voglia di sperimentare, innovare e dalla consapevolezza dell'importanza di fare rete, per elaborare proposte progettuali concrete che sono confluite nella Carta della bellezza. "In Italia si respira la Bellezza della naturale miscela di arte, paesaggio, natura - dichiara il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Anni fa parlare di turismo lento era utopia, pensiero romantico. Oggi il turismo lento corre; e ci riporta nei borghi, anche grazie a cammini, enoturismo, treni storici... Tanti i settori in crescita che hanno un tratto in comune: la (ri)connessione con la natura, la Bellezza". Font ecom abstract ALTRA NOTIZIA IN PAGINA