Nel confronto, pur tenendo presente la mutazione nazionale dei servizi bancari, sono emerse - e' detto in una nota - alcune necessità come quella di non sguarnire totalmente i territori interni dalle filiali, quella di accompagnare la clientela all'utilizzo dei nuovi sistemi (telematici e Atm evoluti), e quella di studiare misure idonee a garantire forme di servizi alternativi, come ad esempio Banca 5 che ad oggi vede coinvolte le tabaccherie e che nel corso del tempo, sotto altre forme, potrebbe essere ampliata alle farmacie, garantendo servizi di prelievo a pagamenti di base assistiti per il cliente. Nel corso dell'incontro, definito costruttivo da tutti i partecipanti, è stato sottolineato come la presenza degli sportelli in Umbria sia in media con i dati nazionali (in Italia sono 42 per ogni 100 mila abitanti, in Umbria il rapporto è 45/100mila) e che il dato regionale è rimasto pressoché invariato dal 2019 ad oggi. L'appuntamento, che era stato sollecitato dalla Presidente Tesei, si è chiuso con l'intenzione di dar vita a un tavolo specifico tra Regione Umbria, Abi, Anci in cui coinvolgere anche Banca d'Italia nel ruolo di tutela. Fonte com abstract