"Nello stesso tempo però - ha affermato l'assessore -, anche su questo tema, sono purtroppo costretto a denunciare pubblicamente, dopo mesi di pazienza certosina, un'azione di denigrazione personale, sempre più disperata, di alcuni soggetti inconcludenti, oltre che incompetenti, che passano dalla propria legittima opinione a comportamenti, anche pericolosi, e che vedono nemici da abbattere in coloro che, dimostrando tenacia, capacità di visione e di relazioni, riescono a rompere l'isolamento atavico dell'Umbria. Siamo arrivati alle minacce personali, alle offese, alla interposizione fisica per impedirmi di ripartire di notte, con l'auto di servizio, dal piazzale buio di una nota emittente umbra, dopo aver partecipato ad una trasmissione in cui, oltre al sottoscritto hanno potuto esprimere liberamente la propria opinione sia il Comitato "Chi salverà Ponte San Giovanni?", a favore del Nodo di Perugia, sia quello contrario, oltre a varie testimonianze fra cui quella del dirigente regionale dell'ANAS che ha ribadito la necessità di procedere nel progetto in ragione degli incidenti che anche ieri mattina continuano a funestare quella tratta. Ho dovuto minacciare di chiamare i Carabinieri per poter ripartire e tornare a casa a mezzanotte". Ho pieno rispetto di chi non la pensa come me - ha sottolineato Melasecche, tuttavia credo sia venuto il momento che la comunità regionale, al di là delle appartenenze di partito o comunque delle convinzioni ideologiche, debba prendere le distanze da chi ha perso da tempo l'equilibrio, oltre al rispetto minimo che si deve a chiunque". Font ecom abstract