(CIS) – Roma gen. – Si e' deciso alla fine, di far votare i parlamentari (senatori 15, deputati 19) ad oggi positivi, al drive di Montecitorio in un parcheggio coperto vicino, con tanto di tensostrutture. Distanziamento e garanzie. Anche qui ci saranno delle urne dove il parlamentare dopo il riconoscimento, dovrà introdurre la scheda (avuta poco prima dal commesso/questore, autorizzato a consegnarla) nell'urna, con il nome del soggetto votato. A votazione effettuata ci sarà l'aggiornamento del sistema informatico della Camera. Il lodo Fico presidente, è stato così accolto. Tanti sono stati i commenti, anche negativi a questa decisione drive che per altro attende in giornata una norma specifica sugli spostamenti dei parlamentari che dovrebbero invece rimanere in isolamento domiciliare. Ma perchè non si è deciso per il voto on-line per i 40/45 parlamentari (onorevoli e senatori) che sono stati colpiti da covid o sono in isolamento? Abbiamo assistito a tante votazioni di enti e consigli di società private e di Ordini professionali, il tutto on-line con voto supersegreto garantito da società che svolgono da tempo le attività di voto elettronico. Sarebbe anche questo- dicono alcuni sindacalisti - un buonissimo segnale alla collettività vista la transizione, visti gli investimenti che verranno dal PNNR. Si fa un tanto parlare di fibra, superfibra, di sistemi radio criptati, ma alla fine si finisce per impantanarsi. Invece...... si e' deciso di fare un drive/voto nelle vicinanze della Camera, con urne identiche a quelle che sono all'interno, drive riservato ai soggetti in quarantena/positivi che dovranno raggiungere il sito in auto (da soli e con tanto di mascherina) per esprimere il loro diritto di voto, inserendo la scheda nell'urna, magari tenendo guanti. segue
Lunedi' 24 si votera' quindi, primo giorno, dalle 15 alla Camera in seduta congiunta, per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica; gli aventi diritto, i "grandi elettori" sono 1.009 (630 onorevoli, 321 senatori e 58 delegati regionali) e a tutti deve essere garantito il diritto-dovere. L'eccezionalità del momento è tale che il Governo deve fare un decreto ad hoc per i parlamentari positivi. Il Capo dello Stato potrà essere eletto alla prima "chiama": i voti necessari, 673, i due/terzi dell'assemblea. Se questo quorum non si dovesse raggiungere alle prime tre votazioni, scenderà a 505. Già nei giorni scorsi si è dibattito sulle modalità di voto, proprio con contingentamento delle presenza (non più di 50 soggetti) poi sanificazione delle zone e ancora votazioni; per fasce orarie, 50 per volta, con una presenza massima in Aula di 200 grandi elettori e altri 100 circa nelle tribune. E green pass base per accedere... certo. Ad elezione avvenuta - dicono le cronache - le campane delle chiese vicine a Montecitorio suoneranno finche' il Neo eletto Capo dello Stato non raggiungera' la Presidenza della Camera per il Giuriamento. La prossima settimana quindi sara' decisiva, da seguire tutte le fasi sulle TV che riserveranno dirette e programmi ad hoc. pp - foto dal Corriere della Sera -