City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Domenica 23 Gennaio 2022 16:13

San Francesco di Sales: card. Bassetti, in tempo di reti sociali, ci vuole faternita'

(CIS) - Perugia gen. - Cari fratelli e sorelle, cari giornalisti, donne e uomini della comunicazione, ho accolto con gioia a presiedere questa Eucaristia, perché voi sapete quanto mi stia a cuore la vostra missione. La pagina del Vangelo di questa domenica (23 gennaio 2022, n.d.r.) ci offre diversi spunti per il nostro fraterno incontro, che si svolge nel momento più alto della liturgia, quello della celebrazione eucaristica. Cosi' il Cardinale Gualtiero Bassetti che ha officiato la Santa Messa in Duomo, in occasione di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione. "Abbiamo ascoltato quello che è comunemente chiamato il Prologo del Vangelo secondo Luca, che è l'inizio del terzo Vangelo. L'autore scrive a un discepolo per comunicare a lui – ma anche a tutti i futuri lettori del suo scritto – le circostanze e il metodo del suo lavoro, che potremmo definire di impostazione moderna, conferendo al suo Vangelo il carattere di una vera e propria opera letteraria. È vero - ha aggiunto nell'Omelia il prelato - , noi leggiamo il Vangelo soprattutto come testimonianza di fede, ma non possiamo non riconoscere all'autore l'abilità di aver narrato con maestria scene che egli solo racconta e che tutti ricordano: l'annunciazione, o la parabola del buon Samaritano, solo per fare due esempi. Luca però non si accontenta di offrirci un vangelo che possiamo leggere come opera letteraria: ci vuole informare di averlo scritto dopo aver compiuto «ricerche accurate su ogni circostanza», consultando «testimoni oculari», e componendo così un «resoconto ordinato».  segue

 

Sembra quasi che l'evangelista stia delineando il compito così importante svolto dai giornalisti e dagli operatori della comunicazione. Certo, le «ricerche accurate» che descrive Luca sono relative alla vita di Gesù e alle opere da lui compiute; i «testimoni oculari» sono stati scelti tra i primi membri della comunità cristiane (quelli cioè che potevano raccontare non solo della risurrezione del Signore, ma anche della sua vita); infine, il «resoconto ordinato» è il Vangelo che ancora oggi leggiamo, dopo duemila anni... Ma non è forse vero che rientra anche nella deontologia della vostra professione il dovere di consultare fonti degne di fede, di fare vere e proprie ricerche – che possono arrivare fino a quello che è definito "giornalismo d'inchiesta" – per poter così comporre un contributo (un articolo di giornale, o un servizio televisivo o radiofonico, o per un sito internet) che sia obiettivo e leggibile?. Quanta serietà ci si aspetta da voi, che siete chiamati non solo a riportare notizie, ma a permettere ai vostri lettori – o ai vostri spettatori e radioascoltatori – di conoscere meglio i fatti perché si formino un'opinione corretta. E quanta responsabilità avete, dal momento che una notizia può essere data in un certo modo, con equilibrio, mentre molte altre volte, lo sappiamo, coloro che si improvvisano "blogger" e usano i mezzi di comunicazione di massa in modo disinvolto, non fanno altro che disorientare, confondere e dividere!A questo riguardo, vorrei proprio aggiungere una sottolineatura. Mi ha colpito quanto Papa Francesco ha detto, qualche giorno fa, nel discorso alla Delegazione della Custodia di Terra Santa per il centenario della rivista omonima, «La Terra Santa». «La comunicazione, in tempo di reti sociali – diceva il Papa – deve aiutare a costruire comunità, meglio ancora, fraternità». abstract font ecom

 


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