Non possiamo sprecare questa possibilità, soprattutto per potenziare i distretti del cibo (dal biologico alle dop e igp), attuare una vera prevenzione per contrastare il dissesto idrogeologico che impatta anche sulle produzioni agricole e investire nella meccanizzazione, nel digitale e nello sviluppo del turismo integrato, vera potenzialità per il nostro territorio". "Nel 2020, grazie al lavoro dei nostri tecnici del CAA degli agricoltori, i produttori dell'Umbria che rappresentiamo hanno beneficato di contributi del primo pilastro PAC pari a circa 600 mila euro – afferma il Presidente nazionale Claudio Risso – In questa fase, con l'impennata dei costi dell'energia e delle materie prime, sarà necessario sfruttare tutte le risorse che arrivano dal PNRR, per potenziare il comparto e rendere equa e redditizia per tutti la filiera agricola. Centrale sarà anche il supporto ai nostri iscritti per la commercializzazione dei prodotti e delle eccellenze, che si concretizza con il nostro progetto "Coltiva il Gusto", che saprà valorizzare le tipicità dei territori, creando nuove dinamiche anche con la grande distribuzione". Ai lavori congressuali è intervenuto anche il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota: "Con 538 miliardi di euro il comparto agroalimentare rappresenta un terzo del nostro Pil nazionale. TerraViva è una vera sfida per noi, e rispecchia perfettamente il pensiero del nostro fondatore Giulio Pastore che prevedeva fin dall'inizio la rappresentanza dei piccoli e liberi produttori agricoli. Insieme, Fai, Cisl e Terra Viva, possiamo davvero creare un circuito virtuoso nella tutela e rappresentanza di lavoratori e imprenditori agricoli". Fonte com abstract