Senza tale "favore", da tempo la Conca Ternana avrebbe visto chiudere l'ultimo di quegli impianti. Basterebbe ripubblicare gli atti della commissione regionale di inchiesta sull'inceneritore Terni-Ena e sulle domande poste all'ex sindaco che non ebbero mai risposta in merito ai finanziamenti da parte del sistema di trattamento dei rifiuti"."Sarebbe anche sufficiente ricordare come l'altro inceneritore, quello dell'ASM, fosse un forno a cielo aperto, bloccato dalla stessa ASL perché emetteva diossina senza limiti, successivamente sfiancato per bruciare decine di migliaia di tonnellate di farine animali importate per fare business a buon mercato. Inoltre fu poi, senza un doveroso revamping, scientemente deliberato di utilizzarlo per bruciare rifiuti ospedalieri pericolosi importati da tutta Italia. Tutte battaglie queste – ha scritto Melasecche - che mi hanno visto orgogliosamente all'opposizione, contro l'inquinamento ed a tutela della salute e dello sviluppo cittadino in una logica di rigoroso rispetto dell'ambiente. Hanno fatto storia le due fiaccolate organizzate a Terni con l'allora consigliere regionale Carlo Ripa di Meana proprio contro il sistema di quella sinistra che aveva costruito un vero e proprio "regime", come dichiarò lo stesso Arcivescovo di Perugia Mons. Chiaretti. Con quale faccia oggi può, l'estensore di certi comunicati stampa, di fronte ad episodi preoccupanti che vedono il ripetersi negli ultimi anni di enormi falò di rifiuti, a detrimento della qualità dell'aria, deteriorando un'immagine della nostra regione e delle nostre città, utilizzare strumentalmente tali episodi pur di sollevare polveroni solo per confondere le idee ai cittadini?". Enrico Melasecche, assessore regionale. Fonte com abstract