"In questa tre giorni fieristica abbiamo avuto un'ulteriore dimostrazione della forza, della qualità delle nostre produzioni che, grazie a manifestazioni come Agriumbria, possono essere promosse e valorizzate in una straordinaria vetrina delle eccellenze locali e del territorio". Per Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa, il successo della tre giorni era atteso; molto attesa l'esposizione delle macchine agricole sempre piu' ad alta tecnologia. "Abbiamo accolto in fiera tantissimi addetti ai lavori, agricoltori, allevatori e famiglie. I flussi della domenica sono in linea con quelli dell'edizione record del 2019 e questo oggi, in un contesto socioeconomico incerto, è un risultato da incorniciare. Come da incorniciare sono le parole delle istituzioni nazionali e locali che riconoscono il valore di Agriumbria e dell'Umbriafiere. Sentiamo la vicinanza delle istituzioni nazionali e regionali, che ringrazio. Il centro fiere – ha sottolineato Bogliari - può crescere ancora e diventare hub tecnologico-commerciale per il Centro Italia. Un sincero grazie a tutti gli espositori e alle associazioni di categoria che hanno creduto nella ripartenza". Quello di Agriumbria è un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali stakeholder e operatori italiani che trovano proprio in questo Salone il luogo principe per accordi, affari e progetti. Sono state davvero tantissime le persone, provenienti da tutte le parti d'Italia, con le presenze maggiori dal Centro Sud, che sono arrivate nel polo fieristico di Bastia Umbra sin dal primo giorno. Molti operatori, ma anche tante famiglie con bambini che, come da tradizione, hanno letteralmente invaso le corsie degli animali, quelle dei bovini soprattutto. Di grande rilievo la presenza di studenti degli Istituti Agrari Nazionali alcuni dei quali hanno partecipato, come giudici, alle gare di valutazione delle varie razze bovine. "Agriumbria si conferma una delle migliori vetrine della selezione made in Italy, soprattutto per i bovini da carne – hanno detto gli esperti dell'associaizione allevatori -, stimolo e ottimismo per la ripartenza post covid e il rilancio di agricoltura e zootecnia. Fra gli eventi salienti, la sigla del protocollo con Aia, Anacli e Anabic che sancisce Agriumbria come Polo delle carni italiane. Un accordo che rafforza ulteriormente il peso di Agriumbria nell'organizzazione di Concorsi nazionali ed esposizioni legati alla promozione delle razze italiane, con particolare attenzione alle razze bovine da carne. L'edizione 2022, anche con i numerosi convegni organizzati dalle Associazioni agricole, ha dato un segnale di ottimismo e manifestata la voglia di reagire di un settore la cui storia, tradizioni e continua evoluzione saranno le linee guida per il loro futuro. Umbriafiere è già al lavoro per la prossima edizione, che vede già le conferme di tanti espositori. Fonte com abstract