Dal report di Excelsior relativo agli ingressi al lavoro a maggio emergono molti altri dati di notevole interesse, come il fatto che nel 21% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Le assunzioni - continua la nota - si concentreranno per il 75% nel settore dei servizi e per il 70% nelle imprese con meno di 50 dipendenti e in 44 casi su 100 le aziende prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Il 16% degli ingressi sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (18%), mentre per una quota pari al 32% interesseranno giovani con meno di 30 anni. Quanto ai laureati, saranno interessati dal 12% delle assunzioni delle imprese umbre, che per una quota pari al 61% delle entrate chiedono esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Infine, le aziende della regione che prevedono assunzioni sono pari al 12% del totale. "L'impatto delle prospettive incerte, a causa soprattutto della guerra in Ucraina che tra l'altro ha ulteriormente accentuato i maxi rincari delle materie prime che si erano già manifestati – afferma il Presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni – impatta in modo molto significativo sui programmi delle imprese umbre, che tuttavia continuano a mantenere il segno più, rispetto al 2021 che era ancora molto segnato dalla pandemia da Covid, in termini di assunzioni. Il mantenimento del segno più, sebbene in netta frenata nelle sue dimensioni, si deve alla crescita degli ingressi al lavoro nei servizi, trainati dal turismo, che dimostra una ritrovata vitalità. Le imprese industriali, invece, si trovano al momento a dover tirare il freno sugli ingressi al lavoro. Un quadro che rischia di ridurre in modo significativo l'impatto economico – e sociale - espansivo del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr). fonte com abstract