City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 10 Giugno 2022 12:33

Freccia Rossa: il Perugia-Milano-Torino, nota dell'assessore regionale ai trasporti. Il collegamento torna alla stazione di sempre.

 

 (CIS) – Perugia giu. - – Dall'assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, riceviamo e pubblichiamo: "C'è una sinistra militante che, non paga dei disastri finanziari combinati qui da noi, non resa prudente dai processi penali in corso che ci ricordano come per troppi anni la disinvoltura amministrativa era la regola per chi, posto da una certa partitocrazia alla guida di società regionali di trasporto, percepiva prebende stratosferiche come se si trattasse di multinazionali americane ma produceva cose di cui noi umani non riusciamo ancora a capacitarci. Ebbene questa sinistra continua ad augurarsi ed augurare disgrazie all'Umbria, paga solo di qualche titolo farlocco pur di seminare fiele. Quali i fatti? 1) - Il Freccia Rossa Perugia-Milano, nella sola fase iniziale arrivava a Milano Centrale. Successivamente per ragioni strategiche, da quando prosegue su Torino, ha avuto le tre stazioni milanesi di Porta Garibaldi, Rogoredo e Rho Fiera, per servire meglio tutta una clientela di affari molto più estesa di quella che va a Milano per farsi una passeggiata in Piazza Duomo. Solo con la pandemia, riducendosi di molto i Freccia Rossa, è stato dirottato di nuovo temporaneamente su Milano Centrale per poi tornare oggi, come era stato ampiamente dichiarato, sulle stazioni di maggior interesse. Apriti cielo, c'è chi annuncia le peggiori disgrazie, consulta aruspici improbabili che annunciano che il Freccia Rossa di Perugia sta per essere soppresso. segue

 

Ovviamente si tratta - sottolinea la nota dell'assessore -  di una balla stratosferica nel tentativo di denigrare un settore, quello delle infrastrutture e trasporti, che in soli due anni, nonostante obiettive difficoltà, sta portando risultati che tutti gli umbri apprezzano e che solo menagrami di professione non possono permettersi di ammettere. La Regione, nonostante i costi stiano lievitando ben oltre quanto appariva superficialmente in quel contratto del 2018, si sta facendo carico di un onere molto rilevante per mantenere quel treno. Siamo giunti a 2,5 milioni di euro l'anno e questo ad oggi è purtroppo inconfutabile. Che poi la fermata a Milano Centrale possa far comodo a Tizio o Caio è comprensibile, come possa essere maggiormente utile quella di Porta Garibaldi, ma si tratta di dettagli che non inficiano un nostro sforzo rilevante e comunque decisioni che Trenitalia prende su uno scacchiere nazionale, dove gli interessi dell'intero Paese convergono su Milano ed in cui gli interessi del singolo professionista umbro sono del tutto irrilevanti. Alstract fonte com ALTRA NOTIZIA


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