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Venerdì 24 Giugno 2022 16:24

Installazione impianti di produzione: snellimento burocratico in Umbria


(CIS) – Perugia giu. - "Snellimento burocratico e sviluppo armonico delle fonti energetiche rinnovabili con i tratti identitari e paesaggistici dell'Umbria". È quanto ha detto il Vicepresidente e Assessore all'Ambiente, Roberto Morroni, a seguito dell'approvazione definitiva da parte della Giunta regionale del nuovo regolamento per l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che modifica e integra la disciplina in vigore dal 2011. "Un atto – dice Morroni – che segna una svolta importante in un ambito strategico e in grande crescita quale è quello della produzione di energia da fonti rinnovabili che, anche a causa della situazione geopolitica internazionale e delle ripercussioni degli eventi bellici in atto, diventa ancora più determinante nel processo di decarbonizzazione e di riduzione della dipendenza energetica dall'estero avviato a livello europeo e nazionale". "Con il nuovo regolamento – ha rilevato l'assessore - l'Umbria si vuole ritagliare sempre più un ruolo da protagonista in tema di rinnovabili, con un'azione rivolta alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile, e attenta a salvaguardare l'immagine e la bellezza di una regione da tutti conosciuta come 'cuore verde' d'Italia". segue

 

Un atto snello, in dieci articoli, con cui la Giunta regionale persegue lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, preservando, allo stesso tempo, i caratteri identitari del proprio territorio. In particolare, l'articolo 4 disciplina una sostanziale evoluzione in materia di impianti fotovoltaici che insistono su terreni agricoli, introducendo il concetto di potenzialità fotovoltaica dell'appezzamento di terreno su cui si propone l'installazione, intesa quale superficie massima utilizzabile per l'ubicazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra. Vengono individuate tre fattispecie e, quindi, tre diversi limiti percentuali di occupazione del suolo. Si porta al 5% (attualmente è il 10%) la potenzialità fotovoltaica dell'appezzamento, cioè il limite massimo di superficie occupabile dagli impianti fotovoltaici su aree agricole, specificando che si applica al caso di installazioni che non consentono il contestuale effettivo sfruttamento agricolo o pastorale, mentre si stabilisce che nel caso di agrivoltaico, la potenzialità fotovoltaica è pari al 20%. Nel caso, invece, di associazioni dedicate all'autoconsumo collettivo o alla realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili, si autorizza l'occupazione dell'intera superficie agricola. abstract fonte com 


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