City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 21 Luglio 2022 21:39

Il M5S Umbria ribadisce massimo sostegno a Giuseppe Conte: nella nota "teatrino indegno sulla pelle degli italiani"


(CIS) – Perugia lug. - "Non è mai accaduto nella storia della Repubblica che un presidente del Consiglio si dimettesse a fronte di una maggioranza bulgara, salvo poi finire vittima delle sue stesse azioni. La verità è che il Movimento 5 Stelle è l'unico partito che ha dettato un'agenda sociale al governo, senza interessarsi alle poltrone ma unicamente alle misure concrete per cittadini, famiglie e imprese in difficoltà". Così in una nota il Movimento 5 Stelle Umbria ribadisce il suo appoggio al presidente Giuseppe Conte. "Più volte in passato altre forze politiche che sostenevano il governo Draghi non hanno votato la fiducia ai provvedimenti varati - proseguono - ma questo non ha dato mai vita a nessuno psicodramma. Negli ultimi giorni, invece, siamo stati ricoperti di insulti e commenti sprezzanti, siamo stati definiti irresponsabili – e' detto nella nota - e additati come bersaglio politico. Colpevoli di aver pensato ai 4,5 milioni di lavoratori che prendono stipendi da fame intorno a 3-4 euro l'ora, a quel milione di persone che solo grazie al Reddito di Cittadinanza riesce a sopravvivere, alle circa 50 mila imprese che rischiano di fallire se sarà smantellato il Superbonus 110%. Abbiamo guardato con sgomento a un teatrino indegno fatto sulla pelle degli italiani, orchestrato solo per sbattere fuori dalla porta il M5S. Non ci interessa che a reti unificate si racconti tutta un'altra storia costruita omettendo i fatti. segue

Siamo orgogliosi di aver sempre messo sul tavolo proposte concrete su temi che riguardano direttamente il benessere di famiglie e imprese. Non abbiamo mai chiesto poltrone o privilegi. Le responsabilità di chi sta portando il Paese sull'orlo del baratro sono molto chiare. Nel suo discorso volutamente provocatorio – riporta ancora la nota - il Premier uscente ha voluto lanciare verso la nostra forza politica segnali netti di rottura. Inserire l'inceneritore in un decreto che trattava tutt'altre questioni è stata una frattura che solo chi è in malafede non ha voluto vedere. Stesso dicasi quando non ha dato risposte sul Superbonus rispondendo alla nostra richiesta di impegni con un superficiale scaricabarile o ancora quando ha affermato che il RdC sottrae risorse al mercato del lavoro, sostenendo quindi in sostanza che la gente deve lavorare per 400 euro al mese. Abstract fonte com


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