Martedì 20 Settembre 2022 15:45

Aeroporto Umbria: una infrastruttura da cui si incrementa il turismo; la storia dello scalo


(CIS) – Perugia set. - L'Umbria vuole il suo sviluppo anche con lo scalo internazionale; l'Umbria punta al turismo e all'enogastronomia, alle bellezze artistiche e paesaggistiche alla cultura, che richiamano italiani e stranieri e quindi, lo scalo e' determinante. L'esigenza di avere un Aeroporto è presente nell'animo del territorio da molto lontano. Dopo una gestione iniziata oltre 10 anni prima, nel 1929 si costituisce a Perugia la sezione provinciale del "Reale Aeroclub d'Italia". Tanto che, quando nel 1930 il Governo sostiene le iniziative aeronautiche, Perugia pensa al suo Aeroporto. L'Aeroporto di Sant'Egidio (ora San Francesco d'Assisi) risale alla fine degli anni Trenta, quando il Ministro della Regia Aeronautica, Italo Balbo, si interessa perché sia costruito a Perugia uno Scalo militare. L'opera, dopo due anni di lavori, viene inaugurata il 28 ottobre 1938. Durante la Seconda Guerra Mondiale l'Aeroporto di Sant'Egidio viene destinato a base degli aerei della Luftwaffe per organizzare raid contro le forze alleate sbarcate ad Anzio e Nettuno. Lo scalo - e' riportato nelle cronache del tempo - viene bombardato più volte e in modo pesante dall'Aviazione alleata. Dopo la guerra, il ricostituito Aeroclub di Perugia si occupa fin dal 1949 della ricostruzione dello Scalo. Lo sforzo dell'Aeroclub coglie un risultato cruciale nel 1961, quando la Direzione Generale dell'Aviazione Civile abilita l'Aeroporto di Sant'Egidio al traffico turistico nazionale. Tra i primi promotori dell'attività commerciale dello Scalo c'è la Camera di Commercio di Perugia che promuove - continua l anota CCIAA - , in collaborazione con l'Aereoclub, la realizzazione di voli e di un servizio aereo con scalo all'Aeroporto di Sant'Egidio da affidare alla Società Aeralpi. segue

 

Nel 1968 si inaugurano le nuove linee di volo, ma l'intero progetto naufraga per la misteriosa morte del Presidente della Aeralpi. Dopo vari tentativi, finalmente il 14 dicembre 1977 'decolla' il progetto per la costituzione, tra i maggiori enti pubblici e privati, di una Società per azioni che promuova lo sviluppo dello Scalo: nasce la Sase (Società aeroportuale Sant'Egidio S.p.A). Nominato il proprio rappresentante nel CdA della Sase, nel corso degli anni l'Ente Camerale contribuisce con determinazione e costanza alle spese di gestione dello Scalo e sostiene la patrimonializzazione della Società. Nel luglio 1981 vede finalmente la luce il progetto di realizzazione della rotta Perugia-Milano-Perugia. Un turboelica e poi piu' avanti un jet. Si arrivo' ai giorni nostri; al 2011, il 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia che porto' fondi per l'ampliamento dell'aeroporto internazionale San Francesco di Assisi. Tra alti e bassi e' andato avanti sino ad oggi, ma cosa determinante e' che ora la Giunta reigonale Umbra (a guida Tesei), attraverso Sviluppumbria ha garantito fondi per lo sviluppo e quindi per mettere in condizione la Sase di andare alla ricerca di compagnie in grado di garantire collegamenti nazionali e internazionali, duraturi nel tempo. Un volano si e' messo in moto....gira bene ora, continuano a fare scelte oculate per arrivare ad un ulteriore sviluppo in passeggeri e servizi, non ultimi quelli della galleria Commerciale all'interno dello scalo, dove oggi sono rimaste poche attivita', mentre gli spazi ne potrebbero contenere altre. Fontecom Pp

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