L'amministratore di Punto Zero illustrando i primi risultati prodotti dal Piano per il contenimento delle liste d'attesa ha evidenziato come nel periodo che va da marzo ad agosto 2022, la diminuzione dei percorsi di tutela (PdT) in Umbria è rilevante: infatti, nei mesi precedenti i PDT erano 30.000-35.000 ogni mese (marzo-giugno) mentre in luglio e settembre scendono circa 14.000, pertanto la riduzione è di oltre il 60%. Confrontando anche la percentuale dei PDT, si nota che essa è in calo dal 28% al 9%, confermando quanto quindi un trend in discesa.Per la radiologia convenzionale (RX), si passa da circa un migliaio di prestazioni in PdT ogni mese a praticamente nessuna prestazione in PdT. Relativamente alle prestazioni inviate in percorso di tutela che rispettano le priorità cliniche (RAO si nota la percentuale nei mesi tra luglio e settembre 2022 aumenta con un miglioramento medio di punti percentuali 25% (P), 35% (D60), 35% (D 30), 10% (U) e 20% (B) rispetto agli stessi mesi del 2021.Per quanto riguarda i tempi di attesa i giorni medi di attesa per le prestazioni che non rispettano i RAO si sono ridotte del 97% (D-30gg), del 87% (B) e del 73 % (U) rispetto a settembre del 2021. L'analisi illustrata dall'amministratore di Punto Zero mette evidenza inoltre, che l'allargamento delle zone di garanzia ha avuto il suo effetto caratterizzato da una riduzione del 60% nell'utilizzo dei PDT, aumento di 30 punti percentuali delle prestazioni inserite nei PDT che rispettano i RAO, riduzione di circa 80% dei gg medi di attesa per le prestazioni inserite nei PDT che non rispettano i RAO. La prossima apertura delle agende in overbooking e la messa a disposizione delle agende a CUP regionale aumenterà (a partire da metà ottobre) questo risultato.Infine risulta che con le nuove zone di garanzia (da singolo Distretto ad Azienda/Regione) i pazienti non vengono prenotati in località più lontane rispetto a prima, quindi sostanzialmente la situazione è invariata. Relativamente alla spesa farmaceutica, Fausto Bartolini, illustrando i dati ha messo in risalto che la proiezione di spesa per l'anno 2022 è di 484.154.429 euro contro un tetto nazionale fissato a 351.076.116 euro con uno sbilanciamento di 133. 078.318 euro. Fonte com abstract