Un'indagine molto approfondita – spiega una nota - che ha lo scopo di sintetizzare le opere infrastrutturali indicate dal mondo associativo e imprenditoriale umbro su cui occorre intervenire con urgenza per aiutare l'intero sistema economico regionale a superare la crisi innescata dalla pandemia e a recuperare in competitività, soprattutto rispetto ai mercati internazionali. È ormai diventato improrogabile dotare il territorio umbro di un sistema infrastrutturale - materiale e immateriale - moderno, interconnesso e compatibile con l'ambiente, e recuperare il gap di performance rispetto agli altri Paesi europei. Ha fatto gli onori di casa Giorgio Mencaroni, Presidente dell'ente camerale umbro, che ha tenuto a sottolineare come la Camera di Commercio abbia "sempre creduto nel tema infrastrutturale, che è trasversale a tutti i settori, come asset strategico per lo sviluppo dell'Umbria". La questione – ha proseguito Mencaroni – "è davvero importante e irrinunciabile per le imprese umbre, basti pensare ai problemi che ancora ci sono nella logistica, verso Ancona e soprattutto verso Civitavecchia, solo per fare un esempio". Infine, un accorato appello rivolto alle istituzioni: "La stazione Medio Etruria è un'opera fondamentale per la regione, che ha bisogno di collegamenti verticali con il resto del Paese. L'Umbria non deve essere più trascurata, non può più continuare ad essere la "piccola Umbria". Pur essendo nel cuore d'Italia siamo sempre stati trascurati dai "romani" di oggi. Ora attendiamo qualche buon risultato per la nostra regione". Fonte com Abstract ALTRA NOTIZIA