Il suo motto episcopale è "Duc in Altum", l'invito di Gesù agli Apostoli dopo una notte di pesca frustrante, «segno di Cristo che ha stima e amore per noi più di quanta ne abbiamo per noi stessi». Nel suo stemma compare, oltre il motto, una croce fiorita, richiamo a quella che san Francesco passando da Anghiari piantò su un'altura: una protezione generatrice di vita e di grazia, rafforzata da una stella a otto punte, segno mariano, e da una palma sempre verde, che evoca la Resurrezione e allude al famoso affresco di Piero della Francesca. Con la rinuncia al governo pastorale dell'Archidiocesi da parte del cardinale Gualtiero Bassetti, per raggiunti limiti d'età, viene eletto dal Collegio dei consultori, il 30 maggio 2022, amministratore diocesano, incarico che ricopre fino al successivo 11 settembre, giorno della presa di possesso dell'Archidiocesi da parte del nuovo arcivescovo metropolita mons. Ivan Maffeis. Due mesi più tardi, l'11 novembre, papa Francesco lo nomina vescovo di Civita Castellana, Diocesi della Regione Ecclesiastica Lazio immediatamente soggetta alla Santa Sede che conta circa 270mila abitanti con 76 parrocchie. È una delle Diocesi più recenti d'Italia, nata nel 1986, anno in cui sono pienamente unite a Civita Castellana quelle di Nepi, Sutri, Orte e Gallese che vengono dichiarate sedi titolari, ma la sua origine e quella delle ex circoscrizioni diocesane che la compongono è fra le più antiche della cristianità. La Patrona è la Vergine "ad Rupes" dell'omonimo Pontificio santuario mariano di Castel Sant'Elia. All'inizio del 2021 istituisce la Commissione diocesana per la preparazione delle celebrazioni del V Centenario della morte del Perugino (1523-2023), definendola «un'occasione importante per dare inizio ad un percorso di valorizzazione delle opere di proprietà della Diocesi: un patrimonio da tutelare ma anche da far conoscere attraverso mostre, conferenze e studi specialistici. Ho avvertito da subito la necessità di costituire un gruppo di lavoro, ritenendo fondamentale la presenza della nostra Archidiocesi nelle celebrazioni che si andranno a programmare a livello regionale. L'Umbria, regione conosciuta in tutto il mondo per la sua arte e la sua spiritualità, deve molto alla personalità di Pietro Perugino, grande artefice del rinnovamento del linguaggio artistico rinascimentale». Entra a far parte nel 2022 del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto "Il Perugino", istituito presso il Ministero della cultura. Biografica più dettagliata è consultabile nel sito: www.diocesi.perugia.it . – fonte com a cura di Riccardo Liguori /