(CIS) - Ancona, dic.- In una nota si evidenzia che nell'OP1, Un'Europa più intelligente sono previsti 310,9 milioni di finanziamenti, suddivisi in: 121,5 milioni per ricerca, innovazione e l'introduzione di tecnologia avanzate; 36 milioni per la digitalizzazione; 153,4 milioni per la crescita sostenibile e la competitività delle PMI. Tutto questo dovrà avere come Stella Polare la riduzione delle spese energetiche e la produzione di energia da fonti rinnovabili, per avere il doppio risultato di una minor dipendenza dall'estero – e quindi da eventuali speculazioni o dalle ricadute negative delle tensioni internazionali – e la riduzione di emissioni inquinanti. Altro tema centrale è stato quello di contrastare, nel medio e lungo periodo, i cambiamenti climatici che proprio nella nostra Regione, come nel resto d'Italia, si sono recentemente manifestati con eventi estremi. Senigallia e il suo hinterland, come la costa adriatica soggetta a erosione, sono gli ultimi esempi che pongono come priorità investimenti sulla mitigazione del rischio idrogeologico, il miglioramento del reticolo idrico e la qualità dei corsi d'acqua, la protezione del litorale. L'OP2, un'Europa più verde prevede pertanto 220,4 milioni di finanziamenti, suddivisi in: 89 milioni per la messa in sicurezza del territori; 46 milioni per l'efficienza energetica; 50 milioni per il trasporto pubblico e la mobilità urbana sostenibile; 19 milioni per le risorse idriche; 9 milioni per l'incentivazione di energia rinnovabile; 7,4 milioni per la biodiversità. L'OP5, un'Europa più vicina ai cittadini, prevede infine 33,9 milioni di finanziamenti, suddivisi in: 25 milioni per le aree urbane; 8,9 milioni per lo sviluppo sociale, economico e ambientale nelle aree interne. segue
La Regione Marche è arrivata a queste priorità dopo un lungo e costruttivo confronto che ha coinvolto i territori, i sindaci, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i sindacati e le altre parti sociali, per raccogliere istanze e suggerimenti. Per le aree urbane l'obiettivo è quello di intervenire per aumentare la vivibilità e la qualità dell'ambiente attraverso progetti di rigenerazione, recupero di aree degradate o ex industrializzate. Lo sviluppo sociale del territorio passa per la capacità di fare perno su attrattori culturali, paesaggistici o naturali. In questo caso la programmazione prevede anche Investimenti Territoriali Integrati (ITI) per dare valore soprattutto alle aree interne, con l'obiettivo di frenare le disuguaglianze con la costa, valorizzare le risorse locali, recuperare il patrimonio edilizio e investire in capacità turistica. A queste ingenti risorse si aggiungeranno poi circa 104 milioni di euro per la Programmazione complementare, da utilizzare sugli Obiettivi strategici "Un'Europa più connessa" e "Un'Europa più vicina ai cittadini". I criteri della programmazione sono stati approvati ieri dal Comitato di Sorveglianza e ora si entra nel vivo. fonte com