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Lunedì 25 Settembre 2023 22:57

Dall'amore per la professione e la ricerca, un progetto tutto al femminile

 

(CIS) - Perugia set. - Parte da Perugia la rivoluzione – meglio dire l'evoluzione – di una delle figure più amate da un pubblico eterogeneo. Il parrucchiere non sarà più chi "fa" i capelli ma chi li "tratta", perché prima viene la cura... poi il colore. L'aspetto estetico è solo una conseguenza di quello salutare. Ad avere strutturato un progetto del quale già viene percepita la portata innovatrice, è Barbara Gioffredi. Stilista, tecnica formatrice per importanti multinazionali, insegnante nei corsi delle organizzazioni di categoria, titolare di un suo Salone (Ricci e Capricci a Pontefelcino (Pg) – ndr) è ora Ceo dell'azienda "Barbara G", che offre consulenza, formazione e prodotti. Lo si legge in una nota. "In quasi 15 anni di professione – racconta – non ho mai smesso di mettere a frutto le esperienze cercate e vissute in tutta Italia, ma soprattutto ho studiato. Il mio focus è la salute della capigliatura, perché capelli integri facilitano e valorizzano il lavoro del parrucchiere". Da lì l'idea, che diventa ora una possibilità per un intero settore, di dotare il Salone di una nuova figura professionale: lo specialista della cute e del capello. Barbara da sempre ha cercato di capire e analizzare le anomalie che la quotidianità le mette davanti (dopo l'emergenza sanitaria – evidenzia – le problematiche si sono incrementate a macchia d'olio su persone di ogni età), così da eludere problemi potenzialmente più gravi. Soprattutto, ha personalizzato il servizio, costruendolo a misura di utente. segue

 

Parallelamente, con il suo team, ha avviato e incrementato le ricerche che l'hanno portata a definire una linea tricologica che unitamente ad un'attenta formazione consente al parrucchiere di riconoscere e trattare anomalie più o meno conosciute. Dalla cute sensibile e forfora alla iperseborrea, dermatite seborroica, asteatosi, xerosi, psoriasi, asteatosi da pre e menopausa, telogen effluvium, alopecia androgenetica, alopecia aerata. "I prodotti della linea TricoB.line messi a punto dalla BarbaraG – spiega – sono stati sviluppati a partire dallo studio dell'anomalia, calibrati e resi adatti a lavorare insieme, per aumentarne l'efficacia. Quanto ho riscontrato nell'offerta del mercato – aggiunge - è che prospetta trattamenti standard e commercializza Linee importantissime, ma poi lascia soli nella modalità di utilizzo. Invece è fondamentale che si venga supportati dopo l'acquisto, per questo noi offriamo massima assistenza con formazione e consulenze. Lo sanno i Saloni che seguiamo ad esempio a Verona e Brescia e ci stanno dando tanti riscontri positivi. E' tutto verificabile nel sito www.barbarag.it dove si ha la possibilità di accedere a webinar gratuiti e da lì a corsi di formazione strutturati su 3 livelli: Base, Professional, Specialist. Ogni anomalia viene mostrata attraverso la microcamera e ad occhio nudo, al pari di tutti i passaggi fino al risultato finale. In questo modo è possibile scegliere e farsi recapitare i prodotti più adatti. Quelli utilizzabili in Salone e anche quelli di cui il cliente può servirsi a casa, per la continuità del trattamento. Insomma – ribadisce – superiamo l'aspetto commerciale ed anche l'e-commerce, fornendo al professionista del capello Linee Guida basate su Protocolli chiari e replicabili. Ne derivano benefici a più livelli. Il Salone arricchisce la sua professionalità e fruisce di prodotti senza l'accollo del magazzino, il cliente non abituale trova molto di più ed è spinto a fidelizzarsi come chi la piega la fa ogni settimana è spinto a rimanere". Alla provocazione se lo specialista della cute e del capello può sostituire il medico, la risposta è secca "non lo sostituisce, ma lo attiva qualora l'anomalia riscontrata dovesse sfociare in patologia. Noi dobbiamo essere in grado di riconoscere e trattare il problema a scopo preventivo, per evitare danni maggiori. La strada più facile, spesso, è ricorrere al cortisone, ma l'esperienza insegna che una volta interrotta l'assunzione, il problema si ripresenta. Non andiamo contro il tricologo, ma al suo fianco!". Barbara ha gli occhi che brillano parlando del futuro "il mio sogno? Sbarcare fuori Italia. La professionalità c'è e la tecnologia aiuta. Credo nel Made in Italy, che prima di essere prodotto è know how, stile di vita, inventiva. L'internazionalizzazione è la conseguenza". fonte com abstract MR


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