"Un risultato della formazione - ha proseguito l'assessore, come riporta una nota - è stato quello di portare i ragazzi e le ragazze a familiarizzare e a ragionare in modo più profondo sulla tematica del bullismo che ben conoscevano già a livello di realtà scolastica, fornendo però loro alcuni strumenti per approfondirne le dinamiche, le determinanti e le possibili implicazioni sociali e relazionali nella quotidianità che vivono a scuola. Pertanto, è opportuno rendere fruibile anche in altre scuole e altri territori quanto emerso nel progetto pilota in un'ottica di equità, nonché estendere il lavoro anche ad alcuni contesti extrascolastici, laddove non sia già avvenuto. L'iniziativa – ha concluso Coletto - si coniuga perfettamente con il Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025, nel quale si evidenzia la finalità di approntare risposte specifiche e innovative al disagio psicologico emergente fra gli adolescenti e giovani adulti. Questa proposta progettuale inoltre, si incardina in un quadro regionale più ampio di promozione della salute e di prevenzione dei fattori di rischio, che vede già lavorare in maniera sinergica la scuola e il mondo sociale e sanitario". Per la realizzazione del progetto è stata incaricata l'Azienda USL Umbria 2, quale Azienda capofila per la Regione con la funzione di coordinamento tra l'Ufficio scolastico regionale e l'Azienda USL Umbria 1. Fonte com abstract